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I duelli del Cds: “Gattuso la rabbia, Cambiasso la mente”

Sono due leader, due che vivone nel mezzo. Uno è il ringhio rossonero, l’altro è diventato l’irrinunciabile timoniere nerazzurro. Uno arriva dal mar Jonio della Calabria, l’altro da Buenos Aires, in Argentina. Due modi diversi...

Eva A. Provenzano

Sono due leader, due che vivone nel mezzo. Uno è il ringhio rossonero, l'altro è diventato l'irrinunciabile timoniere nerazzurro. Uno arriva dal mar Jonio della Calabria, l'altro da Buenos Aires, in Argentina. Due modi diversi di vivere il calcio, cuore del Milan uno, cuore dell'Inter l'altro. Gennaro Gattuso ed Esteban Cambiasso. Il Corriere dello Sport li mette a confronto.

IL MILANISTA - Quando dici Gattuso parli di corsa, tenacia, 'capatosta', carattere, una pedina essenziale per lo spogliatoio. "Come qualità tecnica siamo forse al livello più basso nel Milan, ma se uno così è sempre titolare vuol dire che nessun tecnico può farne a meno", scrive il giornaliasta del Cds Alberto Polverosi parlando di lui.

L'INTERISTA - Ha iniziato a giocare da trequartista. Prima Mancini poi Mou l'hanno piazzato davanti ai difensori. Con Leo gioca da interno e al posto di regista è andato Thiago Motta. Un allenatore in campo, dicono tanti di lui. E anche il giornalista del CdS sottilinea questa sua caratteristiche: "Un predestinato a stare sulla panchina come tecnico, di una squadra, di una partita, di un avversario sa tutto. Giocatori così, in giro, ce ne sono pochi davvero". Niente male per uno ingaggiato a costo zero.