FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

ultimora

Iachini: “Nainggolan un grande colpo dell’Inter. Quando lo lanciai a Piacenza…”

E' stato proprio Iachini a lanciare nel grande calcio Nainggolan

Marco Macca

A lanciare Radja Nainggolan in Serie A è stato Beppe Iachini, ai tempi del Piacenza, in cui il nuovo acquisto dell'Inter era "solo" un giovane belga di origini indonesiane con grandi capacità tecniche e atletiche. Intervistato da Tuttosport, Iachini ha parlato di quei tempi, elogiando il colpo messo a segno dai nerazzurri:

PIACENZA - "A Piacenza faceva già intravedere ottime qualità. Giocava da trequartista nel 4-2-3-1 della Primavera del Piacenza. Curiosamente la stessa posizione che andrà a occupare nell'Inter. Lo osservavo nelle partitelle con le formazioni del vivaio durante la settimana già nella stagione precedente a quella del debutto in prima squadra. Io lo utilizzavo da interno oppure da centrale in mezzo al campo perché giocavo con il 4-3-3. Faceva presagire una carriera importante. E decisi di lanciarlo. Lasciava intravedere tecnica, personalità, gran piede e tiro. Aveva un notevole senso dell’inserimento. Mi piacevano le sue “imbucate”. Aveva personalità, non aveva timore, era sfrontato".

CARATTERE - "Era piuttosto chiuso. Parlava poco. E’ estroso, ma è un ragazzo molto buono. Chi lo prese sotto la sua ala protettiva? Mi vengono in mente due nomi. Antonio Nocerino, anche lui all'epoca giovane centrocampista emergente. E Gigi Riccio, mediano e capitano di quella squadra. E adesso vice di Gattuso al Milan. Ora saranno avversari nel derby di Milano. E Radja non è l’unico giocatore di questa Inter che ho contribuito a lanciare. E’ successa la stessa cosa con Icardi alla Sampdoria ed Eder al Brescia, alla sua prima stagione da protagonista in Serie A".

GRANDE COLPO - "Direi proprio di sì. E’ un grande giocatore: ha qualità e personalità. E conosce bene Spalletti. E’ un vantaggio importante. Radja sa già cosa l’allenatore vuole da lui a livello di movimenti. Ogni volta che ci incontriamo da avversari nelle partite di Serie A mi saluta con affetto. E mi regala sempre la maglia. Credo soprattutto di avere migliorato le sue doti di smarcamento, i movimenti tra le linee e la capacità di gestire il pallone spalle alla porta. E credo che si ricordi con piacere di me perché Piacenza è stato il suo trampolino. Merito anche del ds del Piacenza di quegli anni, Renzo Castagnini, che era un grande estimatore. Ha avuto ragione perché Nainggolan ha fatto una grande carriera".