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Il Parma con le mani in… Pasta. Tra nomi grossi e clamorosi ritorni

Parma ai parmigiani, o meglio, ai maggiori industriali della città emiliana, tra cui Guido Barilla, numero uno dell’omonima azienda, leader mondiale della pasta. Dopo il crac della Parmalat di Tanzi, la gestione Bondi e il fallimento...

Lorenzo Roca

Parma ai parmigiani, o meglio, ai maggiori industriali della città emiliana, tra cui Guido Barilla, numero uno dell’omonima azienda, leader mondiale della pasta. Dopo il crac della Parmalat di Tanzi, la gestione Bondi e il fallimento ereditato dalla gestione del bresciano Ghirardi, il club sembra destinato a tornare nelle mani di una cordata locale. Lunedì verrà costituita la nuova società, denominata Parma Calcio 1913: nei giorni seguenti verrà chiesta l’affiliazione alla Figc per poter prendere parte alla serie D. Un passaggio che potrebbe riportare i Barilla nel mondo del calcio per la prima volta dopo gli anni d’oro al fianco della Roma di Dino Viola. Stavolta dovrebbe trattarsi di un sostegno economico a livello personale, senza coinvolgere la multinazionale di famiglia. Forse c’è anche una questione di cuore dietro l’inedito interesse di Guido Barilla per il pallone: il figlio è uno dei talenti più promettenti tra i giovanissimi del Parma Fc, l’ultima squadra rimasta in corsa per le finali di categoria. Dopo il fallimento, alle giovanili ducali non è rimasto un euro: il sostegno dei privati, tra cui quello dello stesso Barilla, ha permesso ai ragazzi di portare avanti il sogno scudetto. Per ora non c’è nulla di ufficiale. Un altro clamoroso ritorno, anche solo a livello di sponsor, potrebbe essere quello del gruppo Parmalat, ora controllata dalla francese Lactalis: accordo da definire, inaspettato incrocio con il passato.