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Il socio di Suning pronto al boom da 20 miliardi di dollari. Ma Donald Trump spaventa

La retorica anti-cinese del neo-presidente rischia di oscuare il Singles Day di Alibaba, colosso dell'e-commerce che punta al record di vendite

Daniele Mari

Giornata importante per Jack Ma e Alibaba, il colosso dell'e-coommerce cinese da 231 miliardi di dollari, che detiene anche il 20% delle azioni di Suning, proprietaria dell'Inter: oggi è infatti previsto il lancio del Singles Day che si appresta a battere ogni record mondiale di vendita online. L'anno scorso, si legge su Repubblica, il Double 11, com'è anche battezzato l'emporio online che apre appunto l'11-11, l'11 di novembre, totalizzò 14.3 miliardi di dollari, con un balzo del 54% sull'anno prima. Ma quest'anno si punta al bersaglio ancora più grosso: un altro 40% in più, superare i 20 miliardi di dollari, 760 milioni di pacchi spediti, facendo impallidire qualsiasi record.

Ma la retorica anti-cinese di Donald Trump, appena eletto presidente degli Stati Uniti, ha smorzato l'entusiasmo, anche se Jack Ma ha ridimensionato il tutto: "Non temo una presidenza Trump e credo che una relazione positiva e salutare tra Cina e Usa sia importantissima". E però. "E però se non ci si mette al lavoro insieme sarà un disastro".

Spiega ancora Repubblica: "Le parole dell'uomo di Alibaba ricalcano non a caso le prese di posizione ufficiali cinesi. Il presidentissimo Xi, uscito da pochi giorni vittorioso da un plenum che ne ha rilanciato la leadership, si è congratulato subito con Trump: ricordandogli però la necessità "del rispetto reciproco" e della "collaborazione vantaggiosa per entrambi". Il che non è proprio quello che il miliardario ha annunciato in campagna elettorale: smetteremo di permettere alla Cina di manipolare i tassi di cambio del yuan, tasseremo il loro export fino al 45%, riporteremo in America i posti di lavoro che ci hanno rubato. Jack, che dietro l'ormai proverbiale affabilità nasconde un fiuto per gli affari certo non secondo a quello del tycoon Usa, fa buon viso: "È un tipo intelligente, si correggerà, non trascurerà le relazioni tra Cina e America".

(Repubblica.it)