La Coppa Italia non ha orecchie. Eppure negli ultimi tempi non è affatto un obiettivo di secondo livello: Rafa Benitez ieri a Castelvolturno lo ha ribadito nei pochi minuti in cui ha parlato alla squadra. «È una partita importantissima». D’altronde lo spagnolo è proprio così: in pubblico dice esattamente quello che dice poi nel chiuso dello spogliatoio. L’Inter è ancora la rivale dei quarti, come nel 2011 e nel 2012. Per Rafa è un ritorno al passato: la brutta esperienza nerazzurra del 2010 è già stata vendicata. Quand’era allenatore del Valencia affrontò due volte i nerazzurri in una gara ad eliminazione: nel 2001-02 in Coppa Uefa, l’anno dopo in Champions. Sempre nei quarti. E fu sempre eliminato alla fine di due gare di ritorno giocate in casa all’attacco, anzi all’arrembaggio, ma senza esito: Toldo sembrava il muro di Berlino. Quanti Napoli ci sono, adesso? Quante squadre ha modellato Benitez negli ultimi tempi? A sufficienza per confondere Mancini e cercarlo di batterlo, in unmodo o nell’altro.
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IlMattino – Turnover Napoli, 4 cambi per la sfida contro l’Inter…
La Coppa Italia non ha orecchie. Eppure negli ultimi tempi non è affatto un obiettivo di secondo livello: Rafa Benitez ieri a Castelvolturno lo ha ribadito nei pochi minuti in cui ha parlato alla squadra. «È una partita importantissima»....
Prima con certi uomini (probabilmente Hamsik e Callejon in campo dal primo minuto) e poi con altri (Mertens e Gabbiadini pronti a essere inseriti in caso di necessità). C’è dunque un Napoli per tutto, adesso. Ci sono i titolari che pilotano la rimonta verso il secondo posto, ci sono gli altri (guai a chiamarle riserve) che veleggiano fieri verso il quarto di finale con l’Inter in Coppa Italia. C’è tutto quello che serve e che forse basta per battere i nerazzurri che sembrano in agonia. Domani Benitez si affiderà ad Andujar. In primis perché l’argentino vice campione del mondo quanto meno deve sentirsi titolare in Coppa Italia; in secondo perché Rafael è giusto che riposi unpo’ e rifletta sui suoi ripetuti errori. La formazione, chiaro, più che il cuscino, la farà il software di Rafone: condizione atletica e stato di affaticamento. Il verdetto? Almeno 4 cambi rispetto a Verona. La tentazione è di gettare in campo sia Gargano che Inler fin dal primo minuto, ovvero la coppia di centrocampisti che non ha giocato con il Chievo. Perché, sia chiaro, la coccarda tricolore è importante, ma quello che lo è di più è il pass per la Champions.
Dunque, se è il caso che qualcuno tiri il fiato, Benitez non chiederà straordinari. Per questo ha tenuto con il Chievo a riposo Callejon e Hamsik: torneranno titolari, con De Guzman che probabilmente verrà spostato sulla fascia al posto di Mertens. Ipotesi, perché i conti si faranno solo stamane, quando ci sarà l’unico vero allenamento prima della gara di Coppa Italia. C’è l’Inter di Roberto Mancini, persa nel mare delle delusioni che proverà domani sera al San Paolo a regalarsi un sorriso. Si va a passo veloce verso il tutto esaurito, niente male per una coppetta che una volta veniva trattata malissimo da tutti. Fino a ieri sera, infatti, la vendita è andata a gonfie vele: superata già la soglia dei 45mila. Il Napoli appare favorito: l’Inter che è in piena crisi ha fatto incetta di giocatori in questomercato di gennaio divenendo sempre più una Torre di Babele. La Coppa Italia è il traguardo più alla portata di Mancini per riportare un trofeo a Milano.
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