La prima giornata di campionato è andata già in archivio, il calciomercato si è chiuso con pochi botti e la Serie A continua il proprio cammino seguendo le solite certezze. Anche quest’anno, infatti, così come lo scorso, sembra proprio che saranno Juventus e Roma le due formazioni accreditate a giocarsi lo scudetto, le due più forti, quelle che faranno maggiore incetta di punti e vittorie. Del resto, basta vedere le rose a disposizione di Max Allegri (una della grandi novità del torneo edizione 2014/2015) e Rudi Garcia per dedurlo. Partiamo dai campioni in carica: confermato in toto il gruppo capace di superare quota 100 punti nel maggio scorso, a cambiare è stata la guida tecnica. Chi lo avrebbe detto un anno fa di questi tempi che sulla panchina dei bianconeri ci sarebbe stato quello che, all’epoca, era l’allenatore del Milan? L’addio di Conte nello scorso luglio è stato un fulmine a ciel sereno per tutti i tifosi della Vecchia Signora, ma non per il club, che forse si aspettava una decisione che andasse in questa direzione da parte del tecnico leccese, oggi neo-ct della Nazionale dopo il patatrac vissuto ai Mondiali brasiliani dalla nostra rappresentativa. Dopo un’iniziale sfiducia nei suoi confronti, Allegri sembra aver convinto tutti, grazie alla sua serietà. Vedremo se la sua Juve sarà capace di fare meglio di quella di Conte in Europa.
ultimora
IlSecoloXIX – Juve e Roma sempre le più forti. Migliorate Inter e Milan ma…
La prima giornata di campionato è andata già in archivio, il calciomercato si è chiuso con pochi botti e la Serie A continua il proprio cammino seguendo le solite certezze. Anche quest’anno, infatti, così come lo scorso, sembra proprio che...
Dal canto suo, la Roma è stata la regina del mercato, nonostante la cessione al Bayern Monaco del difensore più forte dell’ultimo torneo, e cioè Benatia. Il ds giallorosso Sabatini ha unito giovani stelle a giocatori di grande esperienza internazionale, andando a comporre un’ottima squadra in vista del doppio impegno campionato - Champions. I rinforzi sono arrivati in ogni reparto, e certamente gente come Astori, Manolas, Cole, Keita e Iturbe saprà essere molto utile in un collettivo già di per sé collaudato. Juve e Roma, quindi, sono fortissime, ma attenzione, comunque, a tutte quelle compagini che possono inserirsi e dare grande fastidio, Napoli e Fiorentina in primis, seguite a ruota dalle milanesi e dalla Lazio. Gli azzurri partenopei hanno salutato già in agosto il sogno-Champions, eliminati dal Bilbao al preliminare, e vogliono riscattarsi per non perdere il treno che porta verso l’Europa più importante, obiettivo, questa, anche del club gigliato, protagonista come sempre di un buonissimo mercato, che ha visto anche la permanenza in riva all’Arno di Cuadrado. Il punto interrogativo, per i viola, è rappresentato da Giuseppe Rossi: se l’italo-americano si riprenderà dal calvario legato al suo ginocchio, Montella potrebbe regalare grandi soddisfazioni a tutta Firenze. Milan e Inter, invece, dopo le ultime deludenti annate, vogliono tornare laddove la loro storia e tifoseria pretendono, ma non sarà facile, anche se le premesse sono migliori per entrambe rispetto a dodici mesi fa.
Stesso discorso per la Lazio, che deve però amalgamarsi considerando i tanti volti nuovi e che ha deluso all’esordio proprio in casa del Milan. Grande curiosità c’è intorno a Pippo Inzaghi, considerato da molti addetti ai lavori l’astro nascente della panchina: l’inizio è stato promettente, vedremo durante il campionato se “SuperPippo” sarà in grado di sopportare la pressione e dare un gioco ai suoi. Poi, come sempre, dietro questo “gruppone” ci saranno le sorprese: il Verona e Toni sapranno ripetersi? L’Udinese del redivivo Stramaccioni che farà? E il Torino orfano di Cerci? Per quanto riguarda la battaglia per non retrocedere, la lotta sarà agguerrita e coinvolge molte squadre, dal Chievo, che vive la sua tredicesima stagione nella massima categoria, alle neopromosse Cesena, Palermo ed Empoli, passando per Cagliari, Sassuolo ed Atalanta. E così, dopo un’estate calcistica travagliata a dir poco, trascorsa tra cocenti delusioni patite dalla Nazionale, le dimissioni di Prandelli e Abete, le polemiche per la nomina di Carlo Tavecchio come presidente FIGC ed il caos ripescaggi che ha coinvolto gli altri due campionati professionistici nostrani (Serie B e Lega Pro), la Serie A è ripartita, pronta a regalare come ogni anno ai propri appassionati gol, emozioni e… quelle polemiche che rappresentano comunque il sale del nostro calcio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA