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Minoliti (GdS): “Inter non all’altezza di Zhang. Eriksen? Non può essere solo un battitore di angoli”

Il giornalista ha analizzato il momento della squadra di Conte sulle pagine de La Gazzetta dello Sport

Andrea Della Sala

Dopo la sconfitta di ieri sera a San Siro dell'Inter, il giornalista Nino Minoliti ha analizzato il momento della squadra di Conte sulle pagine de La Gazzetta dello Sport:

"Condizionato da una rosa che si sapeva corta, per l’Inter il discorso del bicchiere mezzo pieno a questo punto non regge più. Con l’infinita Atalanta a un punto e con la Juventus schiacciasassi 11 sopra, i bilanci cominciano a farsi deficitari. È vero, ci sono otto partite da giocare, molto può essere ancora scritto. Ma molto è già stato anche scritto. E in questa parte si può leggere che alcuni elementi non sono (o non sono più) all’altezza delle ambizioni del club di Steven Zhang. Per il definitivo salto di qualità, che i tifosi interisti aspettano con pazienza da quasi una decina d’anni, occorre fare un sereno e allo stesso tempo deciso esame della rosa per decidere a chi non si può rinunciare, chi può restare e su chi invece non conviene più investire.

Anche ad Antonio Conte, ovviamente, verrà chiesto un ulteriore sforzo, che sarà poi quello decisivo, perché è l’ultimo pezzetto quello più difficile da aggiungere quando nello sport si parla di sfide da vincere. Conte ha ridotto il gap dalla Juve, ha tenuto l’Inter “dentro” il campionato più di quanto ci fossero riusciti i suoi immediati predecessori, ma non basta. Ci vuole di più: occorrono formule alternative di gioco, urge un tocco di fantasia. Un’invenzione. A partire dal ruolo che deve avere Christian Eriksen, che non può essere soltanto un battitore di calci d’angolo... Conte, è noto, si nutre di competizione. La sfida che lo aspetta non è facile: ma l’Inter l’ha chiamato proprio per questo, per vincere una missione difficile".

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