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Gianfelice Facchetti: “Fan scatenato di Barella, all’Inter grazie al mio idolo. Lukaku…”

Il figlio dell'ex presidente nerazzurro ha parlato della vittoria dello scudetto e si è soffermato sui protagonisti della stagione

Eva A. Provenzano

Gianfelice Facchetti, figlio dell'ex compianto presidente  dell'Inter Giacinto, ha parlato con TuttoSport dello scudetto appena vinto dalla squadra nerazzurra, uno scudetto che ha definito liberatorio. Uno scudetto festeggiato in famiglia con la partitella nel parco insieme ai figli.

«È arrivato in un momento complicatissimo e anche lo sport è coinvolto e deve affrontare grandi difficoltà ed è importante che possa regalare felicità alla gente. Da un punto di vista calcistico, resterà nella storia perché ha interrotto l'egemonia della Juve di nove anni, è bello che sia stata l'Inter a voltare pagina», ha sottolineato.

Poi Gianfelice ha parlato dei meriti dei singoli giocatori: «Ad Handanovic viene riconosciuto troppo poco rispetto a quello che ha dato. Purtroppo non si presta molto mediaticamente. Ma ha tenuto in piedi lo spogliatoio in mezzo a ben due passaggi di proprietà. E poi Ranocchia che è il secondo capitano effettivo dell’Inter, ha sposato la linea nerazzurra. Di Lukaku siamo tutti innamorati. Lo abbiamo visto festeggiare in macchina come un tifoso qualsiasi e questo rende l'idea di quanto siano state spontanee le celebrazioni. Sventolava la maglietta, con la mascherina, ha mostrato felicità, rispetto e senso di responsabilità».

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«In prima fila per questo scudetto dell'Interc'è Romelu ma c'è anche Barella. Sono un suo fan scatenato.  Lui è all'Inter grazie al mio idolo Matteoli che da osservatore del club ha detto sempre di tesserarlo perché Barella non ha paura di nessuno. E aveva ragione. Bastoni e Lautaro sono migliorati tanto. Darmian all'inizio neanche veniva considerato. Hakimi sulla fascia ha retto alla grande», ha aggiunto lo scrittore.

E poi c'è Conte: «È riuscito a vincere anche con l'Inter. Per lui non è stata una scelta facile ma adesso si è ritirato uno spazio tra i grandi allenatori nerazzurri. Ha sposato la causa interista ed è riuscito a coinvolgere tutti in mezzo alle difficoltà». 

(Fonte: TS) 

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