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GdS – L’Inter gioca sempre meglio, Inzaghi l’ha trasformata in una squadra che…

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L’Inter ha rotto l’incantesimo, è evasa dalla prigionia degli 0-0 contro lo Shakhtar, tre di fila nell’ultimo anno

Matteo Pifferi

"L’Inter ha rotto l’incantesimo, è evasa dalla prigionia degli 0-0 contro lo Shakhtar, tre di fila nell’ultimo anno". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito alla vittoria e al passaggio del turno dell'Inter agli ottavi di finale dopo dieci anni dall'ultima volta. Protagonista Edin Dzeko, autore di una doppietta anche se il 2-0 è opera di un'azione di squadra e di un cross al bacio di Perisic.

"L’Inter gioca bene, sempre meglio, ed sempre più padrona di sé e degli avversari. Non bisogna farsi ingannare dal macro dato del possesso palla, 58 per cento a 42 per gli ucraini, mai come in questo caso un numero fine a se stesso. Lo Shakhtar ha palleggiato per lo più davanti al proprio portiere e con lentezza. L’Inter ha saputo sdoppiarsi, aggressione alta o costruzione dal basso secondo necessità. Lo sviluppo dell’1-0 è stato magnifico. Azione avviata da sotto e chiusa in ultima battuta da Dzeko, dopo che il bosniaco a centrocampo aveva scambiato con Perisic sulla sinistra. Un “dai e vai corale”, per nulla casuale e tutto verticale. Simone Inzaghi ha trasformato l’Inter in una squadra capace di adattarsi alle situazioni. La sua Inter sa difendere e attaccare, impostare e aspettare. Non è monotematica, trova un modo per ogni situazione. Ha compiuto delle scelte. Ormai è chiaro, Darmian è il titolare della fascia destra, il vuoto di Hakimi non è stato riempito da Dumfries, ma da un giocatore che già c’era. Sulla sinistra Perisic ha toccato vette mai esplorate nelle sue stagioni interiste. I gol li ha segnati Dzeko, però alla base delle due reti ci sono due cross del croato, prepotente e debordante negli andirivieni sulla propria corsia. A suo merito anche una diagonale difensiva esemplare su Tetè, all’inizio, quando la partita stagnava sullo 0-0", commenta la Rosea.

Dopo un primo tempo dominato con 15 tiri verso lo specchio della porta, la liberazione nella ripresa. "Un minimo di apprensione in principio di ripresa, quando pareva che l’innesto di Marcos Antonio avesse reso più brillante lo Shakhtar. Un’illusione ottica. L’Inter ha ricominciato a macinare attacchi, però, nel momento in cui l’arbitro non ha convalidato un gol di Lautaro per spinta dell’argentino a un difensore, le paranoie sull’ineluttabilità del quarto 0-0 con lo Shakhtar si sono moltiplicate. È stato un attimo, poco dopo è arrivato il primo gol di Dzeko, un’azione preparata e partecipata, e a ruota il 2-0, ancora di Dzeko, figlio di un sublime cross di Perisic", aggiunge la Rosea che poi chiosa così: "La prossima fermata, l’ultima del girone, sarà a casa del Real Madrid, dove l’Inter da qualificata proverà a giocarsi il primo posto. Più che altro sarà un test, un modo per misurarsi in vista degli ottavi. Oggi neppure l’Inter sa quali siano i suoi confini".

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