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Inzaghi: “Non basta neanche quando diamo tutto. Esonero? Domani…”

Pippo Inzaghi, alla fine della gara con il Genoa, dopo la sconfitta maturata al Meazza, parla ai microfoni di Sky. Ecco le sue parole:  Le voci che circolano dicono che sarà una notte di riflessione. Brutta serata? Questo è il calcio e fa parte...

Eva A. Provenzano

Pippo Inzaghi, alla fine della gara con il Genoa, dopo la sconfitta maturata al Meazza, parla ai microfoni di Sky. Ecco le sue parole: 

Le voci che circolano dicono che sarà una notte di riflessione. Brutta serata?

Questo è il calcio e fa parte del gioco se fai l'allenatore. Mi dispiace perché la squadra ha voluto fare il ritiro compatta per fare meglio, abbiamo trovato una squadra più forte di noi che ha meritato di vincere. Abbiamo fatto meglio rispetto a Udine, abbiamo provato, hanno dato tutto, ma non basta neanche quello ora. Dobbiamo solo andare avanti e finire con dignità questo campionato

- Senti che questa stagione sta per finire in anticipo?

Non mollo mai, la mia carriera da giocatore è stata così e posso andare a testa alta, ma ho sempre dato tutto me stesso. La società prenderà la sua decisione, il Milan è nel mio cuore qualunque cosa accada. La società ci pensa, ma vedremo cosa accadrà domani. 

- Il primo tempo è stato contro l'allenatore? 

Non ho detto che li ho visti bene, ci mancherebbe, non abbiamo fatto bene. Hanno dato tutto quello che avevano i ragazzi, danno tutto quello che hanno ma non basta in questo momento, hanno accettato la mia decisione, li ho visti meglio in allenamento e mi aspettavo di più, cosa altro posso dire?

- Rimpianti?

Uno non deve mai avere rimpianti altrimenti che allenatore sarebbe. Gennaio e febbraio ci hanno portato tanti infortuni, il rammarico e non aver proseguito la prima parte della stagione con un'organizzazione di gioco di un certo tipo, poi abbiamo perso la nostra identità e forse lo sbaglio è stato lì, abbiamo cercato di migliorare. Mi dispiace di queste ultime due-tre partite così brutte, nelle altre avevamo giocato a sempre testa alta. 

- Titoli di coda dell'era Berlusconi e tu sei stato un uomo simbolo, qualcuno non ha forse capito il privilegio di aver indossato la maglia del Milan...

Questo non lo so. Penso sempre che bisogna ripartire. Il Milan ha vinto tanto e penso che tornerà a farlo. Dobbiamo guardare avanti e tenerci stretta questa maglia e questa società perché il Milan è sempre il Milan.