Alla fine sono più fischi che tiri in porta. Niente da fare, l'Inter non mostra progressi neanche a casa di Roberto Mancini, dimostrando di non aver ancora trovato la password che conduce alla via del gol. Il bilancio di questo precampionato è abbastanza severo: tre vittorie, due pareggi e sei ko. Il vuoto primo tempo della squadra nerazzurra fa a cazzotti con tre obiettivi dichiarati: l'efficacia offensiva, la rapidità e l'organizzazione, tutte cose sulle quali Mancini ha lavorato per ore ed ore a Brunico. Resta sempre il beneficio del dubbio sui carichi di lavoro, ma quest'Inter continnua ancora a mostrare troppa improvvisazione, tanto che il Del Conero, spazientito, fischia sia all'intervallo che al termine dei novanta minuiti di gioco.Vero è che verso la fine della gara l'Inter ha provato una reazione, più frutto dell'orgoglio che della manovra organizzata. Qualcosa di buono si è visto da Gnoukouri, Manaj e Palacio, mentre Kondogbia ha dimostrato di non essere un assaltatore. A margine del match parla anche Roberto Mancini: "Le cessioni di Shaqiri e Kovacic ci consentiranno di prendere elementi in altri ruoli", che tradotto, scrive la Gazzetta dello Sport, significa che il tecnico vuole uno tra Melo e Perisic già per la prossima domenica.
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Kondogbia non è assaltatore: Mancio chiede un rinforzo pronto per domenica
Alla fine sono più fischi che tiri in porta. Niente da fare, l’Inter non mostra progressi neanche a casa di Roberto Mancini, dimostrando di non aver ancora trovato la password che conduce alla via del gol. Il bilancio di questo...
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