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L’Inter sbarca in Mongolia. Paolillo: “Un onore essere qui”

Per 9 mila chilometri si estende il filo nerazzurro che collega Milano al cuore della Mongolia. Quando la delegazione Inter arriva nella capitale la temperatura è rigidissima eppure viene subito mitigata dal calore dell’accoglienza e dalla...

Eva A. Provenzano

Per 9 mila chilometri si estende il filo nerazzurro che collega Milano al cuore della Mongolia. Quando la delegazione Inter arriva nella capitale la temperatura è rigidissima eppure viene subito mitigata dal calore dell'accoglienza e dalla sensazione di un'amicizia già stretta. Quella sancita dall'incontro a Milano tra il presidente della Mongolia Elbegdorj e il presidente dell'Inter Moratti: due esperienze così diverse le loro ma unica la visione di vita, per attenzione e impegno.

Da qui la volontà di proseguire la conoscenza delle rispettive realtà, che hanno trovato nel calcio un punto comune di condivisione e sviluppo. L'occasione si è presentata a distanza di tre settimane: il presidente Elbegdorj e il presidente della Federazione Calcio Mongolia Ganbold hanno invitato l'Inter a partecipare all'inaugurazione del nuovo palazzetto dello sport di Ulaanbaatar, dedicato al calcio a 5, che si terrà domani alla presenza dei rappresentanti della Federazione Asiatica Calcio e della FIFA.

A rappresentare l'Inter e la famiglia Moratti Barbara Facchetti, Event&Guest Manager per FIFA e UEFA, che per la prima volta partecipa ufficialmente a una missione nerazzurra, guidata dall'amministratore delegato e direttore generale del club Ernesto Paolillo, accompagnato dai rappresentanti di Inter Campus, Nicoletta Flutti, e di Inter Academy, Leonardo Bonomi.

"Per l'Inter - ha sottolineato Paolillo - è un grande onore essere qui e contraccambiare con la nostra presenza il piacere della visita ricevuta in ottobre da parte del presidente Elbegdorj. La Mongolia va ammirata per come ha affrontato il passaggio alla democrazia e accelerato le politiche di sviluppo. Anche lo sport fa parte di queste politiche e il calcio, in particolare, può essere utilizzato come efficace veicolo sociale. Poter partecipare alla crescita del calcio in questo paese è per noi motivo di grande soddisfazione".

In tal senso la famiglia Moratti è orgogliosa di poter condividere le esperienze di programmi come Inter Campus e Inter Academy, con la speranza che possano rappresentare stimoli per lo sviluppo di progetti simili, calati in una realtà così particolare e unica come quella della Mongolia.

Da una parte, quindi, soddisfacendo le esigenze di formazione tecnica espresse dalla Federazione Calcio Mongolia, dall'altra fornendo uno strumento educativo e sociale a beneficio dell'infanzia.