Stasera Psg-Chelsea, ecco come France Football accoglie Mourinho: «L’Emmerdeur» che in italiano si può tradurre con «il rompipalle». Laurent Blanc non è da meno: «Conosco piuttosto bene Josè. Proverà a incendiare la partita, ci provocherà. Non dovremo cadere nella sua trappola». Lo odiano, quindi lo temono. Le rompe, anzi le frantuma a chiunque, il superbo Josè, ma il Chelsea va. Sette punti di vantaggio sul City in Premier, una finale di Coppa di Lega contro il Tottenham a giorni, un’eliminazione in Fa Cup dal Bradford su cui molti, compreso Laurent Blanc, hanno avanzato sospetti, e in Champions il ruolo di grande favorito nell’ottavo con il Psg di Ibrahimovic, già bastonato lo scorso anno nei quarti con una rimonta crudele nel ritorno, dopo l’1-3 dell’andata. E all’epoca non era il Chelsea di adesso, tosto e sicuro di sé, in cui Mourinho si permette il lusso del dubbio su chi far giocare in porta, se Courtois (in flessione) o Cech. Ma come quando si sente più forte, non ha bisogno di accendere la vigilia né di rispondere a Blanc: «Non commento le dichiarazioni degli avversari. Real e Bayern sono favorite più del Chelsea? Non sono d’accordo: negli ultimi dieci anni non sempre le favorite hanno vinto, questo è il torneo dei dettagli e delle sorprese». Dato che il Psg ha parecchi infortunati (Thiago Motta. Cabaye, Aurier e Lucas, mentre Matuidi e Pastore sono acciaccati) gli chiedono se i parigini non risentano dei troppi impegni, e lì si increspa: «L’Inghilterra è un paese speciale: mentre il mondo festeggia il Natale, noi giochiamo 5 partite in dieci giorni. Non parlateci di accumulo di fatiche, grazie».
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La Francia accoglie Mourinho: «Voilà l”emmerdeur». E Blanc…
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