Sono tre le innovazioni principali che gli organi decisionali del mondo del calcio hanno in mente per svecchiare il gioco più popolare del mondo. Come riporta dettagliatamente La Stampa: «La prima è l'occhio di falco: arbitro alla tv che aiuta il collega in campo. Il test lo hanno fatto in Olanda e per quasi due intere stagioni. Un furgoncino parcheggiato nell’antistadio con la regia mobile, otto televisori per vedere le differenti angolazioni e un arbitro davanti agli schermi per valutare il replay. Nella simulazione l’arbitro esterno annotava la casistica in un file, nella realtà comunicherà in tempo reale con il collega in campo. Dettagli da definire, ma casi in cui chiamare l’occhio di falco circoscritti solo a quattro possibilità: assegnazione di un gol, di un rigore, espulsioni e scambi di identità. Per le altre azioni, valgono i metodi tradizionali. E nel voto al congresso di inizio marzo saranno definiti meglio i parametri per evitare di perdere troppo tempo.
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Seconda innovazione: il cartellino arancione ossia stop temporaneo di 10 minuti. Qui è avanguardia vera. L’ipotesi di un cartellino arancio che lasci la squadra in 10 solo per un po’. Potrebbe scattare per gli insulti (se non reiterati) o per i falli non violenti che intralciano azioni importanti. Non si vota subito serve un protocollo scritto da valutare a marzo, si parte dai 10 minuti di stop. Fare i furbi diventa più difficile.
Terza e ultima possibile novità: la quarta sostituzione nei supplementari. Come per le sospensioni temporanee il voto non è in programma per forza a marzo però potrebbe pure essere inserito nell’ordine del giorno. Non servono grosse prove per decidere se aggiungere un cambio in caso di tempi supplementari: si passerebbe a quattro, senza obbligare i tecnici a spremere tutto anche dagli zoppicanti per poi potersi concedere un uomo fresco nella mezz’ora più difficile. Qui tra gli otto saggi non c’è unanimità sull’argomento. Servono sei voti per un’approvazione».
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