Erick Thohir per sua stessa ammissione non è Superman e in effetti non assomiglia nemmeno a Clark Kent. Non indossa un costume blu e mantello rosso - anche se di blu veste spesso - e non alza le auto con un dito. Ma, nel momento del bisogno, quando la sua Inter ha perso la bussola ed è bisognosa, eccolo che appare. Lo fa sugli schermi di Inter Channel, la tv di casa: sorride seduto su una poltrona bianca per mettere meglio in evidenza il gigantesco stemma del club alle sue spalle.
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La Stampa – Un Thohir tranquillo dà sostegno all’Inter. In 2-3 anni la ricostruzione…”
Erick Thohir per sua stessa ammissione non è Superman e in effetti non assomiglia nemmeno a Clark Kent. Non indossa un costume blu e mantello rosso – anche se di blu veste spesso – e non alza le auto con un dito. Ma, nel momento del...
Usa un tono tranquillo per dare sostegno dopo le due sconfitte contro Lazio in campionato e Udinese in Coppa Italia con conseguente eliminazione, ma soprattutto chiarisce: «Non sono Superman, non posso cambiare tutto in 60 giorni, ma crediamo e ci concentriamo su quello che vogliamo. Il progetto per ricostruire la squadra ha bisogno di due o tre anni, quindi questo è un periodo di transizione per arrivare ad avere la miglior Inter nei prossimi anni».
Qualche ora prima, ad abbracciare virtualmente l’Inter e Walter Mazzarri ci ha pensato Massimo Moratti. Che con il figlio Angelomario, detto Mao, ha raggiunto Appiano Gentile, dove ha assistito a parte dell’allenamento e parlato con alcuni giocatori e con lo staff tecnico. Un incontro distensivo in questo momento di poca serenità. Rassicurante è anche il nuovo proprietario e presidente del club di corso Vittorio Emanuele, che nella lunga intervista al canale di casa ribadisce il progetto per società e squadra: «Primo, vogliamo risanare l’Inter (dal rosso a bilancio); secondo, vogliamo accompagnare la squadra in questo periodo di transizione; terzo, vogliamo aprirci al grande mercato internazionale per avere più tifosi anche fuori dall’Italia». E ancora: «La serie A sta pensando di far giocare delle partite in Asia. Queste cose dovranno essere implementate».
Nei tre punti cardine del programma di Thohir non figura Mazzarri, perché del tecnico il numero uno dell’Inter preferisce parlare a parte: «Sono d’accordo con lui, credo sia l’allenatore perfetto per questa Inter. Ci fidiamo l’uno dell’altro ma abbiamo bisogno di tempo per lavorare insieme al meglio. Dobbiamo ricominciare a vincere, ma ho molta fiducia in Mazzarri». Il quale per rialzarsi (domani alle 21 c’è il Chievo a San Siro) e raggiungere a fine campionato almeno la qualificazione alla prossima Europa League chiede che sia fatto il mercato. «Le trattative sono in corso, ma non siamo interessati a giocatori che non sarebbero necessari per il futuro», sottolinea Thohir, atteso a Milano per la fine del mese.
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