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Acerbi: “Non capisco le scelte del Governo. Parlo a nome di tutti i miei colleghi e…”

Le parole del difensore della Lazio

Matteo Pifferi

Il difensore della Lazio Francesco Acerbiha parlato a Lazio Style Channel della mancata ripresa degli allenamenti il 4 maggio:

"Sono un calciatore, cerco di giocare bene a calcio e svolgere il mio dovere. Non voglio far polemica, parlo a nome di tutti i miei colleghi, non capisco però perché non posso andare a correre nel centro sportivo, che rispetta tutte le norme di sicurezza, ma posso farlo in un parco pubblico. A Formello saremmo ancora più sicuri, francamente non capisco il perché di questa scelta: la salute conta più di tutto. Rispettiamo le indicazioni del Governo e ci arrangiamo come possiamo, ma dato che abbiamo la fortuna di avere un centro sportivo enorme è un peccato non poterlo utilizzare. Gli allenamenti per noi sono importanti, le distanze di sicurezza ci sarebbero e non andremmo contro il nuovo decreto. Ci ha lasciato sbalorditi questa decisione, siamo abituati a muoverci, è il nostro lavoro. Adrenalina, competizione ed obiettivi fanno parte di noi, rimanendo a casa soffriamo molto, così come le altre persone. Ora che in sicurezza c'è la possibilità di correre nei parchi non vedo perché non poterlo fare all'interno del centro sportivo".

POLEMICA - "Non è un creare polemica ovviamente, ma solo un capire perché i parchi sì ed i centri sportivi, che sono più sicuri, no. Se ottenessi una risposta adeguata l'accetterei, perché è il Governo che decide. Il problema è che questa risposta non è arrivata, parliamo di una domanda legittima. Abbiamo la fortuna di avere a disposizione tanti campi e tanti spogliatoi, potremmo allenarci spalmati in vari orari, non ci vedremmo neanche. Sarebbe una mezz'ora di corsa, niente di impegnativo. Nessuno vuole andare contro il Governo, conosciamo e rispettiamo una situazione che ha generato tanti morti, vorremmo solo sapere il perché non possiamo svolgere al meglio il nostro lavoro.Il calcio poi è un'industria importante del Paese, muove tanti soldi. Avrebbe anche un importante ruolo sociale, è lo sport più amato. Quindi è normale che ci sia più voglia di riprendere, tutti noi vogliamo farlo nel modo giusto nel rispetto di tutti, anche dei morti. Andrebbe quindi fatto ripartire".

DIFFICOLTA' - "Non allenandosi individualmente neanche il 4 maggio però diventerebbe più dura, allungherebbe ancora di più i tempi e rischierebbe di sovrapporre stagione vecchia e nuova. Non siamo in vacanza in questo periodo, siamo in casa come tutti cercando di allenarci al meglio.Sappiamo che in questo momento stanno soffrendo tante persone, so cosa si prova. A loro dico di tenere duro, nella vita ci sono sempre due strade: una giusta e una sbagliata. La prima all'inizio fa più paura, presenta più ostacoli ma dopo va in discesa. La seconda invece è l'esatto contrario. Bisogna avere forza d'animo ed oltrepassare le paure, non arrendendosi mai e cercando sempre il lato positivo e mostrare carattere".

(sslazio.it)