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Libero – L’Inter torna dagli Usa con tre sonori KO. Solo Thohir può dare la svolta…

Maglie bianche, Ancelotti in panchina e un Kakà scatenato. Visto il periodo estivo, a un tifoso interista disinformato ieri sera poteva sembrare di vedere in tv la replica di un derby d’annata. E invece Inter–Real Madrid era la...

Francesco Parrone

Maglie bianche, Ancelotti in panchina e un Kakà scatenato. Visto il periodo estivo, a un tifoso interista disinformato ieri sera poteva sembrare di vedere in tv la replica di un derby d’annata. E invece Inter-Real Madrid era la prima trale due formazioni “deSpecializzate”. «No Mourinho, no problem», scrivono i tifosi spagnoli. All’Inter invece i guai post-José restano per il momento. A un meseesatto dall’inizio del ritiro a Pinzolo, i nerazzurri finiscono prigionieri e vittime della manovra merengues come contro il Chelsea e il Valencia.

Comincia Morata – che fa capire perché Perez non vuole inserirlo nell’affare-Bale – ma Handanovic c’è. Il portiere sloveno risponde anche a Kakà, ma sulla ribattuta il brasiliano brucia Ranocchia e fa 1-0 all’11’. Poi si svegliano Di Maria e soprattutto Ronaldo: lo serve in verticale Casemiro (le italiane lo volevano un anno fa, perché l’ha preso il Real per 6 milioni?), il portoghese brucia Campagnaro e fa 2-0 al 38’. In mezzo poca Inter con Palacio spaesato nelle vesti –inadatte per lui - di Cavani nel 3- 5-1-1 di Mazzarri. Annaspa il centrocampo con Cambiasso e Kuzmanovic, ballano sugli esterni Jonathan Pereira. E la traversa che Jesé prende dopo 40” della ripresa è il segno che Mazzarri non riesce ancora a scuotere la squadra.

Palacio sbaglia un gol fatto, poi arriva il 3-0 su angolo col il tocco decisivo di Alvarez. Ma le cose miglioranoproprio grazie all’ingresso dell’argentino (che serpentina al 70’) e di Icardi, cioè quando l’Inter prova ad attaccare davverocon tre voci (tenori?) offensive. Il viaggio in America della nuova Inter si chiude con 10 gol subiti e uno solo fatto. L’emergenza dunque è doppia - in difesa e in attacco - anche se i carichi di preparazione sono un’alibi da non dimenticare. L’innesto di Rolando (in prestito con diritto di riscatto, ufficializzato ieri dopo le visite mediche) può dare una mano,ma Mazzarri dovrà farlo renderecome non ha mai fatto a Napoli.

Servono tanta qualità e ricambi anche sulle fasce: l’arrivo di Wallace (settimana prossima si chiude) potrebbe non bastare, così come il ritorno di Zanetti a 40 anni appena compiuti. Mentre sembra indispensabile un innesto a centrocampo: senza Kovacic, la mediana nerazzurra traballa. Taider costa tanto (9 milioni più metà Khrin e Duncan la richiesta del Bologna), l’Inter punta alla metà per 3,5 milioni e il prestito di Mbaye o Laxalt.

Solo l’arrivo di Thohir - dopo Ferragosto, ha promesso Moratti - può dare la vera svolta sul mercato: il sogno, ovviamente, è Eto’o che oggi incontra l’Anzhi (e domani i suoi procuratori). Mourinho - ancora lui - cerca un centravanti per il suo Chelsea, l'Inter al momento può offrirgli solo 4,5 milioni di euro all'anno e una squadra in cerca di identità. Ma che bella replica che sarebbe per i tifosi nerazzurri.