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Inter in fuga per lo scudetto
—Un altro campionato, un’altra Juve. Un altro campionato, la stessa Inter. Leggere la nuova classifica dalla prospettiva bianconera significherebbe fare un torto a chi è in fuga. L ’Inter va a prescindere. È come se fosse impermeabile alla pressione della Juve e a tutto il resto che le gira attorno, la Supercoppa da vincere in Arabia, il ko imprevisto in Coppa Italia, la Champions ad affollare un calendario già asfissiante di suo. Un anno fa il Napoli delle meraviglie aveva 65 punti e quella rincorsa sembrava irripetibile. Ora l’Inter in teoria può far meglio . Il Napoli era arrivato un po’ lungo al finale: il distacco in campionato era incolmabile, ma Lobotka, Kvara e gli altri non erano più gli stessi in Champions. L’Atletico darà le prime risposte sulla tenuta nerazzurra, la sensazione è che la sconfitta con il City si sia trasformata in una vittoria. Per l’Inter e per Inzaghi.
Calcio europeo di Inzaghi
—Oggi l’Inter è forse l’unica italiana che giochi un calcio europeo per atteggiamento, tecnica, solidità, carattere, maturità, gestione. Il Milan si avvicina, ma senza la stessa continuità. L’Atalanta stupisce. Ma l’Inter è monolitica. Nei 90’ può fallire un giocatore, non quattro o cinque. Appena due sconfitte totali come soltanto il Real Madrid. Lautaro-Thuram coppia senza eguali, Calhanoglu play che forse non esiste altrove, difesa insuperabile, manovra offensiva e avvolgente oppure ripartente a seconda della situazione. Il fatto che il ritmo stia aumentando, quando l’approssimarsi della Champions avrebbe suggerito di rallentare, non può che significare una cosa: l’Inter ha programmato anche fisicamente il momento chiave. La visione di Inzaghi è diventata a lungo raggio: dalla tattica di oggi alla strategia per domani (e dopodomani). Un salto clamoroso. Anche societario. Inzaghi ha assemblato un gruppo “creato” per giocare il 3-5-2. Se sono vere le voci di mercato che riportano una Juve interessata a Felipe Anderson e Zaccagni, quando le ali (Chiesa, Iling Junior) non giocano o giocano fuori ruolo, qualche domanda sorge spontanea.
Lo scudetto l’Inter può soltanto perderlo: le è successo con Inzaghi due anni fa, ma i codici sono cambiati. Meno sicurezze offre la Champions, il torneo dei dettagli che indirizzano una stagione nel bene o nel male. Certo il Real Madrid senza Bellingham non è parso invincibile a Lipsia, il Bayern è in crisi totale, vediamo le altre. Simeone è un esame chiave perché l’Inter, dall’alto del primo posto (e del City), parte favorita. Ma, se va oltre, la storia comincia a farsi interessante", si legge.
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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