Intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva, Marcello Lippi racconta come sta vivendo questi giorni in quarantena: "Sono a casa a Viareggio e mi tengo informato sulla situazione. Sono infastidito dalla Comunità Europea, perché dicono che bisogna essere uniti e fare squadra, invece ognuno pensa al proprio interesse. "Nessuno di noi è forte come tutti noi", l'ho sempre detto alla mia squadra. Sono incazzato perché l'Europa dovrebbe aiutarci e invece...". L'allenatore commenta poi il possibile taglio degli stipendi dei calciatori: "Troppa demagogia su di loro, c'era già da parte loro un'idea collettiva. I giocatori sono molto sensibili ai problemi sociali. Soluzione per la Serie A? A detta di tutti viviamo una cosa eccezionale. Sono dell'opinione che i campionati devono finire tutti, anche a porte chiuse. Vorrà dire che il prossimo inizierà più tardi".
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Lippi: “Taglio stipendi dei giocatori? Troppa demagogia su di loro. Sono incazzato perché…”
Le parole dell'allenatore ai microfoni di Radio Sportiva
(Radio Sportiva)
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