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Mancini: “Materazzi idolo, per me il più forte di sempre. Icardi? Grande attaccante ma…”

Le parole del difensore dell'Atalanta, prossima avversaria dell'Inter

Matteo Pifferi

Lunga intervista concessa a SportWeek da Gianluca Mancini, giovane difensore dell'Atalanta che in tempi non sospetti ha fatto sapere quale sia il suo idolo calcistico:

"Tatuaggio con la 23 di Materazzi? Avevo 16 anni e giocavo nelle giovanili della Fiorentina. Mi piaceva l'idea di rendere visibile il mio modello calcistico. Babbo mi ha accompagnato a farmelo. Era interista sfegatato. Nella mia famiglia la tradizione nerazzurra era ben salda, zii compresi. Scintilla per Materazzi? Nelle notti indimenticabili del Mondiale 2006. Mi piaceva molto il suo modo di affrontare la partita, la fisicità e la grinta che metteva su ogni pallone. Il fatto di non avere mai paura, di metterci la faccia pure nei momenti bui. E quando lo ascoltavo nelle interviste, era sempre schietto, diceva quello che pensava in modo diretto. Crescendo, ho ammirato tanti altri giocatori, specie difensori visto il mio ruolo: Nesta, Sergio Ramos, Thuram. Ma Materazzi è sempre stato avanti a tutti. E lo è tuttora".

INCONTRO - "Primo anno da professionista a Perugia. Un segno del destino. Lo storico massaggiatore degli umbri, Luchini, vede il 23 tatuato e mi chiede come mai. Gli rispondo: "Per Materazzi". Lui ride, mi spiega che Marco vive in città, e da ragazzo aveva vestito quella stessa maglia che avevo indosso io. Poi prende il telefono e gli manda un messaggio. Il giorno dopo allo stadio arriva una maglia 23 con dedica. Me ne manda un'altra prima delle gare disputate e, con la maglia, pure un invito per incontrarlo. Diciamo che gli ho fatto una lunga intervista. Cento e passa domande, per farmi raccontare curiosità, aneddoti, le cose accadute durante le finali vinte. Lui disponibile, rispondeva senza problemi. Mi ha dimostrato come un campione può restare una persona normale. Mi è piaciuto molto".

REALTA' - "Adesso tocca imitarlo? Magari! Ne devo fare di strada, meglio restare coi piedi per terra e guardare alla prossima partita. Atalanta-Inter? Sarà dura, l'Inter si è rinforzata ancora di più e può vincere ovunque. Icardi? E' un grande attaccante ma niente paura. L'Atalanta sa farsi rispettare. Se battiamo l'Inter do un dispiacere a Marco? Beh, mi perdonerà. Anche perché il suo 23 sarà per sempre".

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