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Maradona: “Ibrahimovic colleziona maglie, perché non è qui? Se avessi fatto come Higuain…”

Diego Armando Maradona nel corso della conferenza di ieri ha affrontato vari argomenti, dalla situazione di Higuain a Totti, fino ad arrivare alla FIFA.

Simona Castellano

Diego Armando Maradona nel corso della conferenza di ieri – a parte le parole su Icardi – ha affrontato vari argomenti.

Su quello che è accaduto a Higuain ha detto: «Non sono arrabbiato con lui per aver lasciato Napoli ed essere andato alla Juventus. Siamo tutti adulti e vaccinati, sappiamo che il calcio va così. Va così oggi, almeno. Il mondo è cambiato. Se io mi fossi comportato come Higuain mi avrebbero ammazzato. Agnelli mi corteggiava come fossi una donna, aveva offerto 100 miliardi di lire al Napoli e a me un assegno in bianco. Non potevo infliggere questo affronto ai napoletani. Milan? Berlusconi mi voleva a ogni costo. Come avrei potuto accettare? Oggi contano solo i soldi e Ibrahimovic ha messo su la più vasta collezione di maglie che esista. Tranne questa della Partita della Pace. Perché non è qui? Conosco il padre di Higuain, ci ho giocato insieme, e anche lui sa benissimo che certe cose non si fanno. Comunque Higuain, Dybala, Aguero, Boyé e chi volete sono tutti ottimi giocatori, grandi attaccanti. D’altra parte se poi manca Messi l’Argentina finisce per pareggiare con il Perù. Leo comanda l’attacco, quando non c’è gli altri non riescono a dare il meglio».

Su Totti e la FIFA, invece: «Totti può giocare fino a cinquant’anni se crede. Prendete 40 giocatori qualsiasi delle squadre italiane e ancora non avrete un Totti. […] Gli stadi hanno bisogno di essere riempiti. Il calcio è in decadenza e io non lo sopporto. Dopo questa disputo ancora una partita di beneficenza e poi vado a parlarne con Gianni Infantino, il presidente della FIFA. Sono pronto a entrare nella FIFA, non certo per soldi, ma per contare qualcosa. I dirigenti non ascoltano i giocatori, eppure magari non hanno mai toccato un pallone in vita loro. Per tanti lo sport serve soltanto a mantenere la famiglia. Invece ecco a cosa può servire il calcio, a suggerire pace e ad aiutare le popolazioni terremotate».

(Fonte: Corriere dello Sport)