Spalletti parla di un calcio che è tutt’altro che facile, al contrario di Allegri ed Ancelotti. Dov’è la verità?
“La verità è che Spalletti ha una sua filosofia, che insiste sull’aspetto di squadra e sullo sviluppo del gioco anche e soprattutto dei giocatori senza palla. Allegri e Ancelotti sono comunque altrettanto efficaci, tentando di essere compatti. Sono strade diverse, ma affascinanti entrambe. Nelle parole di Spalletti in ogni caso si può cogliere la difficoltà nei particolari del mestiere dell’allenatore. Vincere è difficile proprio perché bisogna portare trenta teste a pensare nel tuo stesso modo”.
Quanto sono diverse le sconfitte del Napoli contro Real Madrid ed Inter?
“Non di molto secondo me, perché in entrambi i primi tempi è stato tonico. Nelle riprese forse dura di meno la benzina emotiva, tant’è che sullo 0-2 dell’Inter la squadra si è spenta. È un Napoli che si sta ritrovando, ma Mazzarri non è comunque Spalletti, per lavoro tattico e per rapporto con i giocatori”.
Che partita ti aspetti Venerdì tra Juve e Napoli?
“La vedo simile nell’approccio a Napoli-Inter. Il Napoli per ritrovare fiducia deve vincere almeno una partita contro le grandi; c’è la volontà in queste gare di dimostrare il 110%. Ieri sera Di Lorenzo era triste per la sconfitta con l’Inter, ma ha rimarcato lo status di campione d’Italia”.
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