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Mazzarri: “Ecco cosa mi ha insegnato l’esperienza all’Inter. La stretta con Spalletti…”

Le parole del tecnico granata ai microfoni di Repubblica

Marco Astori

Intervenuto ai microfoni de La Repubblica, il tecnico del Torino Walter Mazzarri ha parlato della sfida di stasera con l'Inter, squadra da lui allenata dal 2013 al 2014.

Walter Mazzarri, Inter-Toro vivrà molto del dualismo Icardi contro Belotti, no?

«Sì, ma non solo. Quella di San Siro è una partita importante ricca di contenuti interessanti. I due capitani sono attaccanti fortissimi; ma sono soltanto una parte delle due squadre».

In cosa è cambiato Belotti?

«Andrea è tutto un altro giocatore rispetto alla scorsa stagione in cui era stato limitato da tanti problemi fisici. Quest'anno iniziamo a vedere il vero Belotti: non aveva mai reso come in queste prime settimane, e non solo a livello di gol».

Come immagina Belotti e Zaza uno accanto all'altro?

«Belotti e Zaza sono due prime punte, Zaza forse è duttile e può rientrare per aiutare la squadra. In settimana ho provato Zaza sia come seconda punta che come sostituto di Belotti. Poi vedremo cosa ci dirà il campo».

Restiamo in attacco: come si fa a tener fuori Iago Falque?

«Iago contro la Roma ha disputato una partita quasi perfetta e io gli do continuità: se uno è in forma e gioca bene perché devo toglierlo? Più in generale, io non guardo in faccia nessuno: chi rende gioca, chi non è utile alla causa sta fuori, chiunque sia. E voglio che tutti accettino questa filosofia: chi è escluso deve lavorare sodo e aiutare la squadra».

Torniamo un istante alla partita contro la Roma?

«Vorrei che ripartissimo dalla mentalità, dall' organizzazione e dallo spirito di squadra del secondo tempo. Contro i giallorossi ci è mancato solo il risultato; ma se giochiamo sempre così, di partite ne perderemo poche».

Stasera meglio i punti o la prestazione?

«Io guardo tutto. Anche perché dopo un grande secondo tempo come quello contro la Roma avremmo meritato di fare punti. Invece mi girano le scatole».

Parliamo degli ultimi arrivati Soriano e Zaza: sono pronti?

«Non hanno i novanta minuti nelle gambe, proprio come Aina e Djidji.

E ci mancherà Baselli che stava bene. Probabilmente avrò uno o due cambi obbligati e mi spiace molto».

Chi è ai suoi occhi Spalletti?

«È un allenatore molto preparato, che ha una squadra forte e ben costruita. Massimo rispetto per lui e per l' Inter: sarà un test difficile, ma cercheremo di metterli in difficoltà».

E quella vostra stretta di mano nello scorso campionato che tanto fece discutere?

«Io andai a dargli la mano, l'equivoco fu da parte sua. Ma fu tutta una goliardata».

Lei stasera torna per la prima volta a San Siro dal suo esonero di quasi quattro anni fa. Che effetto le fa?

«A San Siro ci sono stato una infinità di volte, per un anno e mezzo da padrone di casa. Ha un fascino particolare, è sempre un piacere tornarci. L'esperienza dell'Inter mi ha insegnato che il tempo è galantuomo. Resta una bella esperienza professionale: ne ho fatto tesoro e penso mi sia servita».

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