L'ex nerazzurro Sandrino Mazzola, intervistato dal Corriere dello Sport, non è d'accordo con il giuduce Tosel sulla sanzione afflitta alla Juventus per gli strisiconi su Superga, dove, tra l'altro, ha perso il padre: "Solo multa per gli striscioni? Ne parlavo con mia moglie proprio ieri e le ho detto che è una vergogna. La Juventus non c’entra niente, ma quella curva e quello stadio andavano chiusi. Se non dai un segnale quando accadono cose tanto gravi. Solo una multa? Così l’errore diventa doppio perché quella la pagherà la Juve. E la società bianconera cosa ha fatto per dover tirar fuori quei soldi? Non avrebbe controllato agli ingressi cosa veniva introdotto nello stadio? Vero, ma i club purtroppo non riescono a fare certi controlli e le leggi non li aiutano. La multa è stato un segnale inesistente da parte della Federazione. Mi ha fatto molto molto male, ma penso che abbia ferito parecchio anche i tifosi del Torino, compresi tanti giovani che hanno conosciuto dai libri e dai racconti ciò che è successo a quella grande squadra dove giocava mio padre. Lo striscione di domenica è l’esempio di come non devono comportarsi i tifosi. Ecco perché questo episodio non va dimenticato. Adesso, però, è arrivato il momento di prendere decisioni forti, anzi drastiche. Quali? Anche chiudere un intero stadio per un anno. I segnali vanno dati quando succede qualcosa di grave e questa sarebbe stata l’occasione giusta. Mi sarebbe dispiaciuto per la Juventus, ma c’è un unico modo per risolvere il problema. Altro che multe da 25.000 euro"
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Mazzola: Cori contro Superga? Dovevano chiudere lo stadio”
L’ex nerazzurro Sandrino Mazzola, intervistato dal Corriere dello Sport, non è d’accordo con il giuduce Tosel sulla sanzione afflitta alla Juventus per gli strisiconi su Superga, dove, tra l’altro, ha perso il padre: “Solo...
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