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Milan, arrivano le motivazioni del Tas. Ora tocca all’Uefa: i possibili provvedimenti

A Nyon sono arrivate le motivazioni della scelta del Tas di riammettere il Milan alle coppe

Marco Astori

E' stata un'estate travagliata quella del Milan, prima escluso dall'Europa League con la sentenza Uefa, e poi riammesso grazie al Tas di Losanna. Ora, come scrive La Gazzetta dello Sport, sono arrivate le motivazioni del Tas di quella scelta e la palla passa all'Uefa: "Sono finalmente arrivate a Nyon le motivazioni del Tas di Losanna che, a luglio, aveva cancellato il precedente verdetto di esclusione, considerandolo «sproporzionato». Quindi la palla torna ai giudici Uefa: comincia ora una nuova partita non facile. Anche se, per l' Uefa, c'è almeno la garanzia di solidità finanziaria (Elliott) e di professionalità (Gazidis) che Li Yonghong non aveva mai offerto: motivo per cui i giudici avevano optato per il Milan fuori dalle coppe. Le carte sono tornate alla camera giudicante Uefa che le leggerà, se non l'ha già fatto, e in tempi presumibilmente non biblici si pronuncerà un'altra volta. Resta un dubbio, in punta di diritto: su quale situazione sarà presa la nuova decisione? A quella del 19 luglio, data della sentenza del Tas, oppure a novembre/dicembre, data possibile della nuova sentenza Uefa? Luglio è in teoria preferibile, visto che non c'erano ancora le nuove cifre, ma Nyon potrebbe decidere di adeguarsi anche lei all' nnesima «nuova situazione».

Quale che sia la scelta, il Milan ha un deficit pesante. Cosa può succedere? Quello che può realisticamente accadere è che la camera giudicante sanzioni il Milan: una multa, una limitazione della rosa, l' esclusione di nuovi acquisti, lo stop del mercato Dipenderà dalla valutazione delle cifre, ma una punizione comunque ci sarà. 1) Se il Milan la contesta, si ritorna al Tas, allungando di nuovo i tempi. 2) Se il Milan la accetta, tutto finito. Sanzione applicata. E poi, però, discussione con la commissione inquirente per il nuovo settlement. Perché una cosa è la sanzione per i «peccati» del passato e un' altra lo sbilancio da ridurre. Nelle trattative per il settlement, l'Uefa chiederà un business plan solidissimo, credibile, sostenibile, con un piano di rientro quadriennale del deficit.

Viste le cifre in ballo, difficile nascondersi che sarà un piano molto rigido, come in fondo erano stati quelli di Roma e Inter: perché il triennio 2016-18 è comunque peggiore del triennio 2015-17 (per il quale c' era già stato un «no»). Il nuovo Milan è serio e conosce la situazione: farà notare alla Uefa che tutto è cambiato, e che la mala gestione precedente è stata la causa (sarebbe una buona attenuante), ma l'austerity sarà inevitabile", conclude la Rosea.

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