Mauro Milanese, intervistato da il Posticipo, ha parlato così di Gigi Simoni e di Cremonese-Inter:
ultimora
Milanese: “Sono convinto che l’Inter arriverà tra le prime 4. Juve-Inter del ’98…”
"L'ho incontrato nel 1994-95 a Cremona, dove mi aveva voluto il direttore sportivo Erminio Favalli. Partivo come una terza scelta. Simoni mi ha fatto debuttare in Serie A poi mi ha voluto con sé al Napoli e all'Inter. Abbiamo condiviso tre squadre. Era una persona di qualità, un uomo d'altri tempi. Non era mai banale. Sapeva darci una giusta spiegazione per le sue scelte. Era credibile, il primo a credere in ciò che diceva. Sapeva trasmetterci tutto con grande chiarezza. Siamo rimasti legati noi calciatori di quell'Inter. Condividiamo una chat che si chiama "Ragazzi 1997-98". Nessuno di noi è più un ragazzino, ma ci piace definirci così".
Che cosa rappresenta per lei Cremonese-Inter?
"Cremona è stata la mia prima piazza in A. Da ragazzino incollavo sul mio album le figurine di Franco Baresi, Marco van Basten e Ruud Gullit, anni dopo mi sono ritrovato insieme ad alcuni di loro nel sottopassaggio di San Siro. Erano i miei idoli. Il giorno del mio esordio ho realizzato un sogno. Cremona è tranquilla, non mette pressione, è il posto giusto per iniziare con il grande calcio".
Come vede la sfida dello stadio Giovanni Zini in questo momento?
"La Cremonese ha perso a San Siro all'andata ed è l'unica squadra che non ha ancora vinto, anche per questa ragione è ultima. Le serve un'impresa per salvarsi. L'Inter è caduta contro l'Empoli, è stato un brutto passo falso. Mi aspettavo una vittoria nell'ultimo turno, invece ho visto tanti calciatori nerazzurri sottotono. Il Napoli ha un vantaggio importante su tutte le altre per lo scudetto".
L'Inter rischia il posto in Champions League?
"La classifica è corta, ci sono cinque squadre per tre posti. Quando perdi così anziché pensare allo scudetto è meglio cominciare a guardarsi alle spalle. Sono convinto che l'Inter arriverà tra le prime quattro. Con questa classifica però è tutto ancora possibile".
Tornando al campo: la domenica di pioggia a Perugia nel 2000 ha cancellato il pomeriggio di Torino tra mille polemiche nel 1998?
Nel 1998 ho perso lo scudetto con la Juve, nel 2000 gliel'ho tolto io. Nell'Inter di Simoni c'erano grandi giocatori, oltre a Ronaldo. Dire che il Fenomeno ha vinto la Coppa Uefa da solo è riduttivo. Per me è stato un piacere giocarci per due anni. Era talmente forte che ha fatto fare gol a tutti, compreso me. Vincere la Coppa Uefa a Parigi con la Lazio è stato bellissimo. Quell'anno l'Inter e la Juve vincevano sempre, lo scontro diretto fu determinante. Il mancato rigore fischiato per l'intervento su Ronaldo ci ha tolto uno scudetto che meritavamo. Nel 2000 il Perugia già salvo ha vinto contro la Juve. Qualche volta il calcio toglie poi restituisce.
© RIPRODUZIONE RISERVATA