A Bari da qualche giorno la famiglia Matarrese è costretta a vivere sotto sorveglianza della Polizia: il pericolo arriva da pezzi della tifoseria organizzata che da anni chiede ai proprietari del Bari di vendere la squadra, visti gli scarsi investimenti in questi anni. I Matarrese sono disponibili, ma a quanto pare non si riesce a trovare un acquirente: è appena saltata una trattativa con imprenditori locali che per la proprietà offrivano troppo poco. «Anzi niente» dicono. L’ennesimo rinvio ha però riscaldato troppo gli animi. E la contestazione dallo stadio, transitando per i social network, è finita per le strade: prima un corteo non autorizzato ha raggiunto casa del presidente Vincenzo e di suo fratello Antonio, che sta gestendo la vendita della squadra. Poi venerdì sera i Carabinieri hanno trovato un colpo di revolver piantato nel muro. «Un segnale preoccupante» dicono gli investigatori.
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Minacce ai Matarrese: proiettili nel muro e minacce. Ora la Polizia…
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