FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

ultimora

Gds – Il Mondiale in Qatar e i calendari affollati: errore da non ripetere più

Gds – Il Mondiale in Qatar e i calendari affollati: errore da non ripetere più - immagine 1
Dalle colonne della Gazzetta dello Sport, Fabio Licari si scaglia contro la decisione della Fifa di disputare i Mondiali in Qatar nel bel mezzo della stagione

Gianni Pampinella

Dalle colonne della Gazzetta dello Sport, Fabio Licari si scaglia contro la decisione della Fifa di disputare i Mondiali in Qatar nel bel mezzo della stagione. "Tutto è cominciato quel disgraziato 2 novembre del 2010, quando la Fifa di Blatter, nell’ultimo vero atto di arroganza prima del crollo, assegnò i Mondiali del 2018 alla Russia e quelli del 2022 al Qatar. Impossibile allontanare il sospetto di corruzione, anche perché i dossier delle due vincenti erano decisamente inferiori a quelli degli sfidanti. Ma il danno era irreversibile. E in quel caos neanche gli osservatori più critici si accorsero di un particolare già colpevolmente sfuggito a chi apparecchiava il futuro modello business. In estate non si sarebbe potuto giocare mai alle temperature della penisola arabica".

Gds – Il Mondiale in Qatar e i calendari affollati: errore da non ripetere più- immagine 2

"Soltanto mesi dopo, qualcuno dell’Esecutivo si risvegliò da quel coma (indotto?) e propose il necessario cambio di data, sottovalutando però cosa sarebbe successo prima e dopo il Mondiale d’inverno che spezzava la stagione. E cioè calendari compressi, più gare in meno giorni, aumento esponenziale del rischio infortuni. Ora ci ritroviamo con un infortunio muscolare o da affaticamento al giorno. Forse, oltre alle cinque sostituzioni, andava imposto un massimo di partite o di minuti, con il timbro della commissione medica Fifa. Nessuno può dire se, con un calendario diverso, lui, Bremer, Brozovic, Di Maria, Lukaku, Immobile e tutti i mille altri non si sarebbero fatti male. Resta il fatto che la percentuale di assenti non da trauma è sospetta. E non è escluso, anzi è sicuro, che tra gennaio e giugno, subito dopo la finale del 18 dicembre, lo scenario si faccia più drammatico".

(Gazzetta dello Sport)

 

 

tutte le notizie di