Il gruppo di lavoro Uefa sui diritti dei lavoratori in Qatar ha condotto la sua seconda visita nell'emirato che ospiterà la Coppa del Mondo 2022 per continuare il dialogo in loco sulla situazione nel Paese in vista del torneo. "La visita ha rafforzato" l'idea che, fa sapere l'Uefa, "il torneo continua a essere un catalizzatore per un cambiamento positivo e ha anche contribuito a definire la direzione delle future visite nel Paese ospitante della Coppa del Mondo, che dovrebbero svolgersi nel 2022 e nel 2023".
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Mondiali 2022, Uefa: “Sui diritti dei lavoratori in Qatar sviluppi positivi’
Gruppo lavoro in visita a Doha, 'vigileremo anche dopo torneo'
Dopo una prima missione ad agosto, la visita a Doha del 9 e 10 dicembre ha ampliato la conoscenza della situazione in Qatar tramite incontri con autorità e istituzioni. I colloqui hanno anche toccato i principali punti di interesse per le federazioni calcistiche europee. Inoltre il gruppo ha incontrato rappresentanti di Amnesty International, Builders and wood workers' international (Bwi), International labour organization, National human rights committee, Fifa e rappresentanti di alcune delle rispettive ambasciate locali. Attraverso il Bwi, il gruppo ha incontrato un gruppo di lavoratori migranti per conoscere la loro esperienza.
Michele Uva, direttore di Football & social responsibility della Uefa e membro del gruppo di lavoro, ha dichiarato: "Tutte le 55 federazioni affiliate alla Uefa stanno lavorando insieme per allineare le interazioni, le domande e gli scambi con i padroni di casa della Coppa del mondo Fifa, nonché con varie istituzioni e sindacati, in materia di diritti umani e diritti del lavoro in Qatar".
(Ansa)
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