La costruzione del gol dell’ 1-0 alla Sampdoria fa capire perché Mancini abbia voluto Shaqiri e Podolski all’Inter. Come sottolinea Fabio Monti sul Corriere della Sera: «Non sono i più forti giocatori del mondo, ma vengono da scuole importanti e si vede. Shaqiri ha cercato per tutta la partita il "dai e vai", cioè lo scambio con il compagno e la capacità di muoversi nello spazio senza palla non è caratteristica frequente negli interisti, abituati a muoversi sempre e solo con la palla. Un anno e mezzo di lavoro con Pep Guardiola al Bayern hanno lasciato tracce importanti sulla costruzione tattica dell’attaccante (esterno), indirizzandone i movimenti con e senza palla, anche per sfruttarne la velocità che nel calcio del terzo millennio è un elemento fondamentale. Guardiola, un martello come lo era Helenio Herrera, con il suo famoso slogan: pensa velocemente, muoviti velocemente, gioca velocemente, marca e smarcati velocemente. E l’ossessione di far parte di una squadra. Al resto ha pensato lui, che si è dedicato alla costruzione del proprio fisico, quasi da culturista».
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Monti (CorSera): «Ecco perché Mancini ha voluto Shaqiri e Podolski. Si capisce da…»
La costruzione del gol dell’ 1-0 alla Sampdoria fa capire perché Mancini abbia voluto Shaqiri e Podolski all’Inter. Come sottolinea Fabio Monti sul Corriere della Sera: «Non sono i più forti giocatori del mondo, ma vengono da scuole...
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