Roberto Mancini ha il raffreddore, l’Inter la polmonite. Questa la diagnosi nerazzurra operata da Fabio Monti del Corriere della Sera: «E non sa come curarla. Incassata contro il Sassuolo la seconda sconfitta consecutiva (dopo lo 0-1 con il Torino), non è più tempo di pensare al terzo posto, ma di provare a riemergere dal tredicesimo nel quale la squadra è precipitata. Il Sassuolo si è preso la rivincita che cercava, mettendo in campo quello che manca ai nerazzurri: la semplicità del gioco, la fluidità nello sviluppo dell’azione, il cambio di passo, una squadra dove tutti sanno che cosa fare. Vittoria, con in più il sorpasso in classifica. Il fatto che l’Inter, al momento, non sia nemmeno fortunata è un’aggravante, perché, come sa bene Mancini, si vincono le partite (e il campionato) negli ultimi secondi, ma quando c’è già il vento in poppa. A Reggio Emilia, si è presentata una squadra quasi senza difesa e 11 giocatori di 11 nazioni diverse: questo spiega le difficoltà di assemblare in corsa un gruppo che avrebbe bisogno di tempo e che di tempo ne ha pochissimo; che vorrebbe giocare, ma che si scioglie al primo contrattempo; che interpreta la gara fra angoscia e disperazione».
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Monti (CorSera): «L’Inter ha la polmonite. Un gruppo che si scioglie al primo…»
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