Opinione comune è che l’accordo raggiunto tra Massimo Moratti e il gruppo guidato da Erick Thohir sia "fortemente innovativo". Questo il motivo spiegato da Fabio Monti sul Corriere della Sera: «Al di là delle questioni di cuore, di quello che è stato e della storia, se il presidente avesse voluto vendere la società, non avrebbe fatto fatica a trovare un acquirente, così come era già accaduto nella primavera 2006, prima che esplodesse Calciopoli. Se invece avesse voluto continuare da solo, avrebbe potuto farlo nonostante il club continui a costare molto/troppo, con perdite di bilancio intorno a 80 milioni all’anno. E questo sebbene sia stato dimezzato il monte ingaggi.Moratti ha scelto una soluzione diversa: invece di un passo indietro, ha puntato su uno spostamento laterale. Un’idea nata 18 mesi fa, e che aveva portato all’accordo del 1° agosto 2012, che apriva le porte alla costruzione del nuovo stadio nerazzurro, un’intesa poi naufragata perché il gruppo cinese che lo aveva firmato non era nelle condizioni di farlo. Il problema non è mai stato la sopravvivenza, ma lo sviluppo, se è vero che il fatturato che era di 251 milioni nel 2010 è sceso a 170 milioni».
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Monti (CorSera): «Moratti-Thohir, non un passo indietro ma uno…»
Opinione comune è che l’accordo raggiunto tra Massimo Moratti e il gruppo guidato da Erick Thohir sia “fortemente innovativo”. Questo il motivo spiegato da Fabio Monti sul Corriere della Sera: «Al di là delle questioni di cuore,...
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