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Olivari (GS): “Nainggolan degno uomo di questo mercato. Tutti lo vogliono ma…”

Gennaio, accantonata la pausa natalizia, è pronto a concentrarsi sul calciomercato. Il cosiddetto mercato di riparazione. Come è la temperatura in Italia? Secondo quanto scrive Stefano Olivari sul Guerin Sportivo piuttosto tiepida. Mediocre, se...

Sabine Bertagna

Gennaio, accantonata la pausa natalizia, è pronto a concentrarsi sul calciomercato. Il cosiddetto mercato di riparazione. Come è la temperatura in Italia? Secondo quanto scrive Stefano Olivari sul Guerin Sportivo piuttosto tiepida. Mediocre, se vogliamo essere ancora più precisi. E il simbolo di questa sessione invernale è un giocatore del Cagliari, richiesto da tantissime squadre che però ha un difetto. "Radja Nainggolan è il degno uomo mercato di questa piuttosto triste sessione di riparazione, dove circolano così pochi soldi che perfino gli imbonitori professionisti hanno ritegno nel dire bugie o nel farle scrivere ai giornalisti di fiducia. Molto vicino al Milan, inseguito dall’Inter, tenuto sotto osservazione dalla Juventus, tanto per coinvolgere l’80% del pubblico. Peccato che all’ultima rilevazione risulti essere una riserva della nazionale belga, anzi meno di una riserva visto che il c.t. Wilmots ultimamente non gli ha fatto vedere il campo nemmeno per qualche minuto in amichevole e che la sua convocazione nei 23 che andranno in Brasile è tutto tranne che scontata. Un centrocampista di quantità come ce ne sono tanti, magari valutati un decimo degli oltre 10 milioni di euro di cui si parla: certo, acconciatura e tatuaggi d’ordinanza non gli mancano, così come le giuste (o sbagliate, se vogliamo) frequentazioni milanesi, ma parliamo in ogni caso di un professionista da media serie A. Non è colpa di Nainggolan, ovviamente, lui fa il suo e Cellino fa gli interessi del Cagliari, ma di una situazione del calcio italiano che rispetto all’inizio del 2013 è addirittura peggiorata." In poche parole le squadre italiane non possono più permettersi grossi esborsi. Non il Milan (che potrebbe vendere Balotelli a giugno), non la Roma e la Fiorentina. Non l’Inter che è in piena transizione, verso una gestione comunque al risparmio e senza prospettive luminose. Ma nemmeno Napoli e Juventus. E' la crisi, bellezza.