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Pellizzari: “Buffon: quei 10 scudetti che sono 8. Non a caso la Juve di Moggi non…”

Lettera aperta del giornalista del Corriere a Buffon

Sabine Bertagna

Tommaso Pellizzari, giornalista del Corriere della Sera, ha voluto scrivere una lettera aperta a Gianluigi Buffon, portiere della Juventus. Una lettera che nasce dopo il post del portiere bianconero su Facebook, che alludeva al numero di scudetti vinti: "2006/2007 - 2016/2017. 10 anni esatti. Come i 10 scudetti che ho vinto. Sempre in bianco e nero." Pellizzari attacca così: "Caro Gigi Buffon, permetta la domanda un po’ strana, soprattutto all’indomani della conquista di uno scudetto: visto che siamo alla vigilia dell’arrivo di Donald Trump in Italia, che cosa penserebbe se l’ambasciatore statunitense in Italia dicesse che il suo presidente è Hillary Clinton, perché ha preso più voti? Probabile che si sentirebbe un po’ spiazzato, come molti di noi leggendo le parole che lei ha scritto domenica pomeriggio, dopo la vittoria del sesto scudetto consecutivo della Juventus, sulla sua pagina Facebook: «2006/2007 - 2016/2017. 10 anni esatti. Come i 10 scudetti che ho vinto». Inserendo cioè nel conto totale i due scudetti tolti ai bianconeri dalle sentenze di Calciopoli. Lei è anche il capitano della nazionale. Colui che rappresenta quindi non solo i tifosi juventini, ma quelli di un intero Paese. Per tornare al lessico della politica, lei un po’ «il capitano di tutti», compreso l’80% di italiani che non tifano Juve."

"Valori e rispetto della legalità - "A togliere gli scudetti del 2005 e del 2006 alla Juventus sono stati i tribunali della giustizia sportiva, cioè quelli facenti capo alla Federcalcio e al Coni, di cui la nazionale italiana di calcio è in qualche modo l’emanazione diretta. Attribuendosi due scudetti cancellati, lei nega valore e legittimità agli organi giudiziari delle strutture per le quali lui stesso lavora. Non il massimo per un giocatore che nei suoi interventi (fuori dal campo) ama insistere sul rispetto di determinati valori. Ma anche il rispetto delle sentenze e della legalità è un valore. Lo è in generale. E lo è in particolare se esse provengono da organismi inseriti all’interno di una struttura di cui non solo si fa parte, ma che si rappresenta con la fascia di capitano. Non crede?"

"Calciopoli - "(Infine, e tra parentesi, permetta un piccolo consiglio, non richiesto come tutta questa lettera aperta. Rivendicare le vittorie della Juve moggiana non è il modo migliore di celebrare i trionfi del ciclo di Andrea Agnelli. Nell’era dei sei scudetti consecutivi, gli episodi arbitrali discutibili si contano sulle dita di una mano. A differenza delle vostre vittorie recenti. Tanto che nessuno si sogna di metterne in dubbio la legittimità. Non a caso, questa Juve è diventata una grande d’Europa, in grado di giocarsi due possibili triplete in tre stagioni. Quella di Moggi vinceva molto in Italia, ma i triplete non li ha mai nemmeno sfiorati. Qualcosa vorrà dire. Lo hanno detto le sentenze di Calciopoli. Sportive e della magistratura ordinaria)."

"(Corriere.it)

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