Li definisce "mvilate", La Gazzetta dello Sport, i comportamenti inconsueti e strani messi in atto da M'Vila, neo giocatore nerazzurro. E racconta degli stracci della sua storia da bad boy. Nato nel quartiere Pigeonnier di Amiens, da piccolo divideva una baguette di pane con i fratelli e i nonni, prima dell'ascesa al grande calcio. Ascesa che l'ha portato a vestire la maglia della nazionale di Laurent Blanc e diventarne un perno sino a quando nel 2010 non prese a pugni un tassista e scappò con altri 3 compagni dal ritiro dell'Under 21. Dopo di che il confino in Russia, terminato ieri con la seconda chance che l'Inter ha saputo offrirgli. Mvilate permettendo.
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Personaggio M’Vila: dopo le “cassanate” ecco a voi le “mvilate”
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