Giro di vite su prestiti e procuratori, un impianto più moderno per il Financial fair play. Secondo quanto riporta Repubblica, il calcio prova a darsi nuove regole e l'accelerata è arrivata a causa del covid. "Nelle intenzioni della Fifa, il mercato dei prestiti di giocatori smetterà di essere un far west. In un decennio il Manchester United ha prestato ad altri club 232 giocatori, il Chelsea 207. L'italiana più attiva è l'Udinese, quarta con 166. Da luglio le società dovranno depositare accordi che indichino i termini economici della cessione temporanea, che non potrà eccedere l'anno di durata. Il sub-prestito a terzi sarà vietato", si legge sul quotidiano.
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Il numero di contratti a tempo per ogni club, in uscita e in entrata, sarà ridotto: nel 2022-23 otto, poi sette nella stagione successiva e sei dall'estate del 2024. "La seconda riforma in vista, che potrebbe entrare in vigore già la prossima estate, riguarda i procuratori. La Fifa è pronta a creare una clearing house che intermedi i pagamenti fra club, di modo da contenere le quote versate agli agenti. La soglia massima potrebbe essere del 6% sul volume dell'affare: il 3 pagato dal calciatore e un altro 3 dal club acquirente. Un'ipotesi più morbida è che la soglia sia fissata al 10, come avviene in Francia".
"Il primo obiettivo del nuovo impianto del Ffp, che potrebbe entrare in vigore gradualmente dal dicembre prossimo, è spostare il focus dal pareggio di bilancio alla sostenibilità finanziaria intesa in senso ampio. Non più una verifica del risultato d'esercizio, aggirabile col ricorso alle plusvalenze, ma un sistema normativo che impedisca ai club spese folli".
(Repubblica)
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