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Poli: “Mi ispiro a Zanetti. Pazzini mi prende troppo in giro. Gasp e Ranieri…”

E’ annunciato tra i titolai della gara contro il Genoa. Una gara che per lui è un derby dato il suo passato alla Sampdoria. Andrea Poli ha concesso un’intervista a ‘Il Secolo XIX’ nella quale parla della sua esperienza in nerazzurro. Da...

Eva A. Provenzano

E’ annunciato tra i titolai della gara contro il Genoa. Una gara che per lui è un derby dato il suo passato alla Sampdoria. Andrea Poli ha concesso un’intervista a ‘Il Secolo XIX’ nella quale parla della sua esperienza in nerazzurro. Da un po’ di tempo dorme in ritiro: “Dormo a La Pinetina perché in centro a Milano, dove abito, i miei vicini stanno facendo dei lavori e mi svegliano presto”.

DERBY - Il freddo di Appiano Gentile non è proprio uguale al clima della riviera ligure: “Quello di Coppa Italia però per me non è un derby personale pur essendo legato molto alla Samp e quindi un po’ di rivalità la sento. La stracittadina è una partita rognosa, lo abbiamo visto nell'ultima partita di campionato, è di quelle difficili, ma belle".

RICORDANDO... - "Ho bei ricordi legati alla Samp, non riesco a vederla in Serie B e spero che posa tornare presto in A. Io intanto adesso penso all'Inter, qui posso crescere tanto e spero di tornare al cento per cento dopo una serie di infortuni", aggiunge. 

PAZZINI, ZANETTI E... - All'Inter Andrea ha una ispirazione: "Zanetti, lo aveva conosciuto durante un esame antidoping negli spogliatoi di Marassi, nella partita delle manette di Mou. E' un esempio professionale per me, come lo sono Chivu e Stankovic. Pazzini? E' un osso, scherza con tutti e fa la mia imitazione sempre, diventa pesante e non lo sopporto, ma abbiamo un bellissimo rapporto. Thiago Motta? Grande personalità e visione di gioco. Milito? Lui è uno che lega i reparti e se gli lasci un centimetro di spazio, segna sempre. Ranocchia e Destro? Miei compagni in Under21. Il primo è un bravo ragazzo, di grande prospettiva. Il secondo ha talento", racconta il giocatore italiano.

ALLENATORI - L'Inter è passata da Gasperini a Ranieri: "Un adattamento a nuove regole, a nuovi schemi, con un assestamento del fisico. Cosa non ha funzionato con il primo? Io non posso dire chissa cosa, con lui mi sono allenato una sola volta. Credo che siano state una serie di cose, anche sfortuna. Quando le cose non vanno difficilmente poi le cose si rimettono a posto. Ranieri? Ha sempre lavorato con grandi squadre, ha esperienza e sa lavorare con i giovani", spiega. 

SAGGEZZA - Andrea è un ragazzo che sa quanto è fortunato a fare il suo mestiere: "Noi siamo fortunati, ma non si deve perdere di vista quello che ci succede intorno, spero che Monti riesca a risolvere la crisi in atto in Italia. Sembrno frasi fatte, me ne rendo conto, ma  - conclude - bisogna pensare a quegli operai che guadagnano mille euro e non riescono ad arrivare fino a fine mese e ai giovani senza prospettiva, precariato e incertezze sono tra le cose peggiori".