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Repubblica: «Inter come Don Abbondio, se uno non ha…»

L'Inter a Marassi lascia ogni speranza di ambire a conquistare un posto nell'Europa che conta, come un anno fa

Lorenzo Roca

L'Inter a Marassi lascia ogni speranza di ambire a conquistare un posto nell'Europa che conta, come un anno fa, ricorda Repubblica, che aggiunge: «Allora niente Europa, stavolta niente Champions League. Arrivederci Inter, è stato bello finché abbiamo fatto finta di crederci, ma quel gol ingoiato da Di Maio, con tre tocchi facili in area nerazzurra tra difensori che assistono, è un verdetto chiaro: il mondo dei grandi riguarda altri, non la Beneamata. D’altronde la continuità è come il coraggio di don Abbondio, se uno non ce l’ha, non se la può dare. E l’Inter degli ultimi tre mesi ha vissuto così, in altalena sulle proprie insicurezze e a bagnomaria nei suoi amletici talenti, un giorno su e l’altro giù, oggi ribalda e convinta, domani flebile e imbarazzante, dopodomani chissà, sempre alla ricerca di un perché e di un come, di una ragion d’essere, alla lunga di un ruolo che non è mai riuscita a conquistare, e che a Genova capisce di non poter raggiungere, alfine. La sconfitta di Marassi, terza consecutiva in casa del Genoa, quarta gara senza segnare in campionato, è in fondo paradigmatica della stagione nerazzurra. L’obiettivo era fare un sol boccone di un avversario ormai pago, perché chi ha nel mirino la Champions non può fermarsi ad aspettare chi è ormai salvo, e invece no. Neppure stavolta l’Inter dimostra di essere diventata una squadra-squadra e non un progetto da definire».

(repubblica)