Inter e Milan unite per fermare le provocazioni degli ultrà con un comunicato congiunto che nei toni appare piuttosto morbido, ma nelle intenzioni dei club equivale a proclamare che la pazienza è esaurita dopo settimane di razzismo o “discriminazione territoriale”. Manifestazioni che hanno provocato la chiusura delle curve di San Siro e dell’intero stadio in occasione di Milan-Udinese, squalifica sospesa dalla Corte di giustiziaFigc prima delle modifiche normative approvato dal Consiglio federale (non è stata ancora fissata la data per la ripresa del procedimento d’appello). «La vostra forma di protesta contro una norma per molti versi discutibile genera due effetti indesiderabili: la limitazione ad accedere a San Siro e il sentirsi accusare d'esser razzisti e di fare discriminazioni. Eppure siamo certi che nessuno di voi ha nel cuore sentimenti tanto incivili» si legge nella nota concordata dai vertici di Inter e Milan.
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Repubblica – Inter e Milan scrivono alle Curve per fermare le provocazioni…
Inter e Milan unite per fermare le provocazioni degli ultrà con un comunicato congiunto che nei toni appare piuttosto morbido, ma nelle intenzioni dei club equivale a proclamare che la pazienza è esaurita dopo settimane di razzismo o...
L’appello contiene un patto che vorrebbe spingere gli ultrà a cambiare registro: «La società farà quanto in suo potere per far modificare le norme che riguardano l'accesso agli stadi, ma ha bisogno del vostro aiuto. Ha bisogno che ogni vostra eventuale, ulteriore protesta si manifesti con modi consentiti dalle norme e tali da non far del male alla società e a voi stessi. Confidiamo nella vostra collaborazione».
Può sembrare una forma di cautela eccessiva, considerato che l’automaticità delle sanzioni è già stata depotenziata settimana scorsa, come dimostra la condizionale applicata alla chiusura proprio delle curve di Inter e Milan (oltre a quelle di Roma e Torino). «Adesso basta, devono tornare indietro» è però il messaggio di fondo riassunto da chi ha partecipato agli incontri tra Inter e Milan. I contatti tra le due società proseguono per studiare misure di contrasto. Galliani ha proposto di dividere le curve in sottosettori, soluzione che non viene considerata praticabile dall’ Inter. Così si pensa a controlli più accurati, maggiore collaborazione con le forze dell’ordine e microfoni più tecnologici per capire con precisione da dove provengono “buu”, cori e canzoni alla base di questo campionario sempre più insopportabile.
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