Roberto Mancini ora è sulla graticola, come fa notare Repubblica: «Quindi tocca a lui, ora, l’onta delle forche caudine, lui che deve chinarsi e abbassare lo sguardo mentre piove di tutto: critiche per i moduli cambiati da un tempo all’altro come da tre partite in qua (ieri dal 4-2-3-1 al 3-4-1-2), dissensi per la scelta di un inguardabile Podolski e per l’esclusione di Icardi che poi entra e segna, osservazioni puntute su uno stato di forma generale in regresso, risolini perfidi di chi ricorda la media punti del Mancio (1 a partita) rispetto a quella di Mazzarri (1,5) o il tredicesimo posto in classifica. E in controluce, annunciata dai cori offensivi dei tifosi nel finale di partita, la domanda che in città qualcuno si comincia a porre: ma alla fine perché l’Inter ha cambiato allenatore? Mancini deve ingoiare tutto questo e non ci sta, non è la condizione in cui vuole vivere, non pensa di meritarlo, non credeva che le cose precipitassero fino a questo punto, rifiuta di accettare una simile realtà».
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Repubblica: «Mancini, ora piove di tutto. Ma perché l’Inter ha cambiato allenatore?»
Roberto Mancini ora è sulla graticola, come fa notare Repubblica: «Quindi tocca a lui, ora, l’onta delle forche caudine, lui che deve chinarsi e abbassare lo sguardo mentre piove di tutto: critiche per i moduli cambiati da un tempo...
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