Erick Thohir, nuovo proprietario nerazzurro, viene così presentato da La Repubblica: «Thohir non è un watusso e si sapeva: la folla intorno è come una piccola foresta che lo sovrasta e si muove con lui. Ha un certo qual carisma, si direbbe. Arriva alla Pinetina all’ora di pranzo, ha vicino a sé Roslan Roeslani e Harry Soedetjo, soci e amici che faranno parte del nuovo cda (insieme a Thomas Shreve e Isenta Hioe). Lì incontra Massimo Moratti e suo figlio, abbracci, baci. Moratti gli presenta Alberto Manzonetto, membro del cda in quota “morattiana” insieme ad Angelomario Moratti, detto Mao, e Rinaldo Ghelfi. C’è anche Steve Horowitz, uomo di Inner Circle che ha seguito la trattativa e starà qui un po’, a seguire la nascita della nuova Inter. Thohir visita la struttura, si interessa molto agli studi tv di Inter Channel, quasi pensando ad alta voce suggerisce idee, sviluppi possibili. Arriva fa i complimenti. Ecco il capita- no, Zanetti: stringe la mano a Thohir e gli sorride, stringe la ma- no a Moratti e lo bacia, e nei gesti c’è tutto. Poi pranzano insieme, a tavola anche Giuseppe Santoro, braccio destro di Mazzarri. Me- nu: trofie al pesto, stracotto di manzo con verdure grigliate e purè, brindisi con vino rosso. E’ un pranzo per conoscersi, per sorridersi, non per tracciare già progetti. Poi una passeggiata sui campi di Appiano, Moratti illgruppo in mezzo al campo, poi Thohir ne vuole scattare una col suo telefonino».
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Repubblica: «Thohir, poca altezza ma tanto carisma. Ieri ha…»
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