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Rossi: “Tornati sulla terra ma ora niente disfattismi perchè c’è chi sta peggio”

Il noto giornalista e tifoso dell’Inter, Gialuca Rossi ha detto la sua tramite il suo blog, sulla sconfitta di ieri con la Fiorentina: “Beh, che dire? Se non altro siamo tornati tutti sulla Terra. Anzi, sono tornati tutti sulla Terra,...

Riccardo Fusato

Il noto giornalista e tifoso dell'Inter, Gialuca Rossi ha detto la sua tramite il suo blog, sulla sconfitta di ieri con la Fiorentina: "Beh, che dire? Se non altro siamo tornati tutti sulla Terra. Anzi, sono tornati tutti sulla Terra, perché io non ho mai pensato, e vi sfido a trovare la proposito una riga o una parola diversa, che l’Inter, squadra appena ricostruita, potesse puntare allo scudetto dopo aver vinto le prime cinque partite. Alla sesta, contro un avversario tosto, ecco il patatrac: l’1-4 con la Fiorentina è un tonfo che fa parecchio rumore e che riporta tutti su posizioni più equilibrate: l’obiettivo era e resta il terzo posto, a di là di come è maturata la pesante scoppola di questa sera. A meno che il tifoso che io ben conosco ora non passi dallo scudetto all’ottavo posto finale nel giro di 90 minuti. Partita strana, in cui Mancini, probabilmente sbagliando ma chi può dirlo visto che dopo 4 minuti si era già 0-1 e dopo poco più di 20 0-3, ha messo la difesa a tre per dare maggior ampiezza al centrocampo e aggirare la Fiorentina sui fianchi. In realtà non ne ha avuto il tempo, perché Handanovic ha pensato bene di aprire lo show degli errori, regalando di fatto il vantaggio ai viola. Damato, su segnalazione di Banti ha visto il portiere andare addosso a Kalininc e non viceversa e, vista l’imprudenza, ci sta. Ora so già che arriveranno i detrattori di Handanovic: muti per cinque partite, riaffiorano quasi come se dovessero guadagnarci in credibilità personale. Beh, con me è battaglia persa in partenza: dopo Buffon, Handanovic resta il miglior portiere italiano a detta di Zenga e Pagliuca coi quali ne ho riparlato recentemente. E se permettete scelgo io le opinioni affidabili. Stasera è stato disastroso e non ci vuole un genio a capirlo. Il mio voto? 4 a lui e a tanti altri. Ma, Buffon a parte, non essendoci più in Serie A gli stessi Zenga e Pagliuca, ma Diego Lopez  ed altri onesti mestieranti del ruolo, continuo a tenermi Handanovic non solo quando para i rigori o è più che affidabile nelle partite che si vincono, non ultimo il derby, ma anche quando sbaglia come stasera. Capitolo chiuso. Se anche per un miracolo la partita sullo 0-3 avesse potuto essere riaperta, l’espulsione di Miranda e la conseguente inferiorità numerica l’ha di fatto chiusa a doppia mandata. Anzi all’intervallo Mancini ha saggiamente spiegato ai suoi che era inutile farsi prendere dal nervoso continuando ad accumulare cartellini e potenziali squalifiche. Domenica c’è un’altra partita delicata, a Genova con la Sampdoria. Meglio nella ripresa metterci una croce sopra e tenere a freno le gambe, cosa che ha fatto pure la Fiorentina che, ormai sazia, ha preso a giocherellare a centrocampo senza più affondare. Unici sussulti di lì al fischio finale i gol di Mauro Icardi e del solito Kalinic, in serata di grazia e premiato col pallone della gara che si usa consegnare a chi mette a segno una tripletta. Ora che è suonata la sveglia, con quattro lunghe suonate, vedremo di che pasta è fatta l’Inter, sperando che al di là degli indubbi meriti e demeriti sacrosanti, il tributo alla sorte sia stato pagato tutto in una sera. E poi dicono che l’Inter non paga subito!

A godere del rovinoso stop nerazzurro, com’è logico che sia, chi doveva vincere il campionato in carrozza e al momento è è invece rispettivamente sesto e quindicesimo, ossia Roma e Juventus, chi ha speso ad occhio e croce quanto noi ed è decimo, il Milan, mentre il Napoli è nono. Insomma, pur non prendendo quattro gol in casa in una partita, stan tutti ancora peggio di noi, ad eccezione della Fiorentina, fino all’altro giorno contestata dai suoi tifosi, altri  sopraffini intenditori di calcio insomma. 

Quanto male possano aver fatto questi quattro schiaffoni lo vedremo già domenica prossima.  Ha sbagliato Mancini, che non credo abbia cambiato lo schieramento tattico difensivo per il forfait improvviso di Jovetic e hanno sbagliato più o meno tutto tutti gli altri. Per mantenere il primo posto in classifica alla prossima sosta, bisogna vincere a Genova, dove occorrerà ovviamente l’altra Inter, quella che secondo gli esteti del calcio, giocava male ma vinceva. Questa che, almeno nelle intenzioni, avrebbe dovuto provare a giocare un calcio diverso, non ne ha avuto nemmeno il tempo.