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Sacchi: “Inter, Lukaku sposta gli equilibri. Perisic? Ora c’è Gosens. Confesso che terrei…”

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Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi commenta il ritorno di Lukaku all'Inter e non solo

Gianni Pampinella

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi commenta il ritorno di Lukaku all'Inter. Per l'ex tecnico il club nerazzurro fa un bel salto di qualità con il ritorno di Big Rom: "Lukaku è un giocatore che sposta gli equilibri. Lo ha già fatto quando i nerazzurri hanno vinto lo scudetto, perché non dovrebbe riuscirci di nuovo?".

Che cosa le piace di Lukaku?

«È un poderoso, ha forza fisica, difende benissimo il pallone e sa attaccare gli spazi».

Difetti?

«Pochi, pochissimi, anche se io sono convinto che tutti possiamo sempre migliorare. Ecco, Lukaku dovrebbe essere più partecipe in fase difensiva e magari, per essere ancora più decisivo, ricevere il pallone più vicino all’area avversaria. Ma nell’uno contro uno è micidiale: non lo fermi mai».

Sacchi: “Inter, Lukaku sposta gli equilibri. Perisic? Ora c’è Gosens. Confesso che terrei…”- immagine 2

Il suo ritorno lancia l’Inter in pole-position per lo scudetto?

«È certamente la squadra con gli elementi di maggiore qualità, però abbiamo visto che il Milan l’ha superata grazie allo spirito di gruppo e all’entusiasmo. Il ritorno di Lukaku è importante prima di tutto perché lo desiderava il giocatore dopo un’annata non particolarmente felice. Lui è una persona seria, è ancora abbastanza giovane, ha energie da spendere e l’Inter potrà giovarsi parecchio di questo amico ritrovato».

Però non ci sarà più Perisic.

«Verissimo, e Perisic nello scorso campionato è stato devastante. Ma hanno preso Gosens: giocatore formidabile, se ha superato il grave infortunio, micidiale anche sotto porta. Diverso da Perisic, però utile allo stesso modo. E io vi confesso che, se possibile, terrei anche Dzeko: è un attaccante con caratteristiche differenti da quelle di Lukaku e Lautaro e può aiutare in certe partite».

Il Milan, che fa una politica di mercato completamente diversa, ha puntato su Origi. Che ne pensa?

«Il Milan ha dimostrato che il collettivo è sempre vincente sul singolo. Il miglior acquisto per i rossoneri è riuscire ad avere quella motivazione e quello spirito di squadra che hanno consentito loro di conquistare lo scudetto. Devono essere bravi a superare la precarietà del successo e a porsi dei traguardi per migliorare. Gioco, stile e collettivo: queste sono le tre parole-chiave per il Milan, al di là dell’acquisto di Origi o di altri».

(Gazzetta dello Sport)

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