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Scandalo Fondazione nel calcio: 60 progetti con lo stesso preventivo e il dominio di Infront

Approfondito articolo di Marco Mensurati sulla Repubblica di oggi per sviscerare un argomento molto delicato ma che affonda radici maligne e profonde nel nostro calcio. Stiamo parlando della Fondazione, una sorta di fondo comune che viene nutrito...

Lorenzo Roca

Approfondito articolo di Marco Mensurati sulla Repubblica di oggi per sviscerare un argomento molto delicato ma che affonda radici maligne e profonde nel nostro calcio. Stiamo parlando della Fondazione, una sorta di fondo comune che viene nutrito con sovvenzioni da parte della Lega di Serie A per lo sviluppo dei settori giovanili e iniziative che promuovano lo sport. In realtà tale fondo è una sorta di cassa comune cui spesso alcuni presidenti attingono per legarsi moralmente ad altri attraverso favori e aiuti. Dei progetti sulla carta, manco a dirlo, neppure l'ombra. Basti vedere la storia dei preventivi, come ricorda Mensurati: «Succede che a volte si sfondi il muro del ridicolo. La Lega Pro di Mario Macalli ad esempio ha presentato sessanta progetti, uno per ogni società rappresentata. Sessanta progetti diversi che però in comune hanno, curiosamente solo il preventivo. Che, incredibilmente, è sempre identico, 633.333,3 euro. Ora, al di là dell’imbarazzo di chi dovrà compilare il bonifico con l’insidioso decimale periodico, risulta abbastanza evidente che quel numero non sia stato indicato in ragione del costo dei lavori previsti ma di una semplice, banale, spartizione. Che ha un suo indotto. Spulciando l’elenco dei progetti saltano fuori un po’ di nomi e di numeri problematici. Come il caso di un centro federale da 539mila euro il cui preventivo è stato firmato dalla solita Limonta (la ditta famosa per la vicenda dei campi in erba sintetica) o come il caso dei 140mila palloni che la Lega Dilettanti vuole acquistare al costo di 2,2 milioni di euro dalla Molten, ditta che i più maliziosi tra gli osservatori indicano come molto vicina a Tavecchio. Al di là dell’indotto, il vero punto è la logica che tiene insieme il tutto. La Fondazione è infatti la seconda gamba del sistema che in questo momento controlla il calcio italiano. La prima è Infront, la società vicinissima a Galliani e Lotito capace negli ultimi cinque anni di impadronirsi di tutte le leve del potere. Oggi è: 1) advisor della Lega di A per la vendita dei diritti tv, 2) advisor commerciale della Figc per la Nazionale di calcio, 3) titolare dei diritti di archivio del campionato italiano, 4) fornitrice di mezza serie A per conto della quale gestisce (in perdita) la pubblicità negli stadi e i rapporti commerciali. 5) producer televisivo delle partite. Da pochi giorni è anche ufficialmente partner della Gazzetta dello sport».