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Sconcerti: “De Ketelaere-Brozovic, Theo-Dumfries, Leao-Skriniar: qui si decide il derby”

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L'analisi di Mario Sconcerti sul match tra Milan e Inter: "Le squadre migliori, ma a entrambe manca qualcosa"

Fabio Alampi

Mario Sconcerti, dalle colonne del Corriere della Sera, ha analizzato i temi principali del derby di Milano in programma oggi alle 18: "Le zone del campo più interessanti saranno tre: prima di tutto quella nella metà campo dell'Inter, tra difesa e parte mediana, che metterà davanti Brozovic e De Ketelaere. È un duello tra giocatori di pensiero, entrambi ordinati, molto dentro il gioco. Mentre Diaz ama attraversare il campo, De Ketelaere mi sembra più stabile, più bisognoso di essere marcato da vicino. Non so se Brozovic sia l'uomo adatto. Quando avrà il pallone saprà come sempre cosa farne, anche se per adesso è sembrato sotto condizione. Ma quando avrà palla il Milan, non so quanto spazio riuscirà a togliere a De Ketelaere, che impegna molto l'avversario nella marcatura perché pensa rapidamente e ha buone idee. È però ancora agli esordi, uno stadio da 75mila persone può togliergli qualcosa, emozionarlo, in fondo è un ragazzo. Brozovic no.

La seconda zona importante è quella di Theo e Dumfries. Sono due assaltatori, due elementi liberi che amano quasi solo la corsa e la forza. Il risultato è instabile, possono spostare da soli molti metri di campo e favorire o spezzare equilibri. Dumfries è l'arma vagante dell'Inter, l'unica vera imprevedibilità dentro la classe collettiva.

La terza zona è quella in cui si affronteranno Skriniar e Leao. Qui siamo a vertici europei. Leao ha movimenti leggeri, languidi, che Skriniar non ha. Può però demoralizzarlo con la velocità e la corsa, portarlo di forza, senza escluderlo, in quelle zone oscure della partita in cui Leao a volte cade.

Il resto della partita è sconosciuto nei gesti ma facile da prevedere. Lautaro e Dzeko sono pericolosi e noti. Come Dimarco e Calhanoglu. Un colpo di genio può arrivare da Barella che ha sempre una sua partita dentro la partita, ma anche questo fa parte della regola. Nel gioco lungo, nell'agonismo, i momenti di rottura possono venire solo dove ci sono equilibri da capire, là dove abbiamo già accennato. Milan e Inter arrivano con sufficiente calma al primo derby. Hanno punti da classifica ma non da vetta, hanno mostrato e in parte coperto la loro forza. Il Milan ha due punti meno di un anno fa, l'Inter uno, ma la stagione va più lentamente. L'Inter ha segnato 6 gol in meno e ne ha subiti uno in più, ha preso gol 3 volte su 4. Il Milan ha solo un gol subito in più. Eppure sembrano le squadre migliori, le più complete, ma a entrambe manca qualcosa per un ultimo gradino. Nel tempo siamo stati abituati a derby molto belli, veloci, di forte agonismo. L'Inter è pronta per questo tipo di lotta, il Milan dipende da De Ketelaere, da scoprire in questo clima. Importante sarà la scelta di Pioli per la fascia destra. Messias sarebbe un azzardo che però allargherebbe l'Inter e darebbe più lavoro al ragazzo belga. Di sicuro sarà una grande partita perché nel calcio la bellezza raramente viene dalla tattica, arriva dalla voglia di superarsi. E quella già si sente nell'aria. Da tempo Inter e Milan non giocano per il pareggio. Può capitare, ma è un'evenienza. Conta vincere e per vincere conta correre, anche darsele".

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