Tra le pagine dell'edizione odierna del Corriere della Sera, il noto giornalista Mario Sconcerti ha commentato così la vittoria dell'Inter in Champions League contro lo Slavia Praga: "L'Inter è migliorata molto in Champions, correndo così come ha cominciato a correre in campionato. È una squadra che a modo suo ricorda quella di Herrera, non nei particolari, ma nello spirito generale. Gioca in contropiede, Lukaku è il riferimento esiziale. Quello che ha fatto a Praga nel primo gol è eccezionale. Da un lato tecnico e in un calcio con 35 anni di diversità, rasenta la perfezione di quello di Maradona con l'Inghilterra. Quello fu un trionfo individuale, solitario, il gol di un fuoriclasse assoluto. I gesti in sequenza di Lukaku che portano al primo gol di Lautaro sono però la massima espressione del calcio di oggi, sono la modernità fisica.
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Sconcerti: “L’Inter ricorda quella di Herrera, Lautaro come Mazzola. Lukaku super atleta”
L'opinione del noto giornalista
Lukaku non gioca fra super atleti come lui, ma emerge con una naturalezza che fa quasi paura. Bisogna continuare a sottolineare anche la differenza di Lautaro, la sua regolarità con i gol importanti. A me ricorda sempre più da vicino Sandro Mazzola, quella capacità in un metro di controllare il pallone, piazzare lo scatto e trovare la porta incrociando il tiro. Non ci sarebbe Lukaku se non ci fosse Lautaro, non a questi livelli. Ora l'Inter è davanti, ha messo nella Champions la sua nuova dimensione. Ha giocato bene Borja Valero che per me, confesso, non è più giocatore da almeno due anni. È la sua prestazione che racconta nello specifico l'equilibrio dell'Inter. Dove non è fondamentale correre, ma essere nel punto giusto, sempre davanti all'avversario".
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