FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

ultimora

Sconcerti: “Italia figlia di nessuno: Mancini ha rovesciato il concetto. Il mistero…”

Getty Images

L'editoriale del giornalista Mario Sconcerti sul Corriere della Sera sull'Italia di Roberto Mancini in vista di Euro 2020

Alessandro De Felice

A quattro giorni dal debutto ufficiale - nella gara di inaugurazione della competizione - a Euro 2020 all'Olimpico contro la Turchia, sulle colonne del Corriere della Sera il giornalista Mario Sconcerti analizza l'Italia di Roberto Mancini in vista del torneo continentale.

"L’Italia di Mancini non è figlia di nessuno. I diciassette che hanno giocato venerdì a Bologna vengono da dieci squadre diverse. Sassuolo e Juventus hanno in squadra lo stesso numero di giocatori, tre. L’Inter solo Barella, il Milan solo Donnarumma. Davanti a questa Babele Mancini ha capito che doveva fare a modo suo. Così non ha cercato una squadra, ha cercato il calcio. E per farlo doveva dimenticare quello che siamo, perché in Italia si gioca male e non siamo competitivi da tanti anni".

 Getty Images

"Mancini ha rovesciato il concetto, non conta più la specializzazione del ruolo, conta la qualità dell’individuo per poter inventare ruoli diversi. E c’è riuscito. È questo lo spettacolo attuale: che per la prima volta una Nazionale non c’entra niente con il campionato. Gioca un calcio che non vediamo nei nostri stadi, a ritmi alti, senza fuoriclasse ma con giocatori che sembrano tutti bravi".

"Mancini ha costruito una squadra e qualcosa di più, ha costruito un’invenzione, una speranza, quella sensazione di vaga immortalità che fa capire di essere unici. Questo non basta per vincere, ma serve a capire un lavoro diverso. Il mistero adesso è nel lavoro degli altri, nessuno sa davvero cosa sia diventata l’Inghilterra, cosa la Francia, o se il Belgio sia davvero maggiorenne".

 Getty Images

"L’unica differenza giudicabile è che semifinali e finali si giocheranno a Wembley, l’Inghilterra cioè potrebbe giocare sei partite su sette in casa. Un vantaggio enorme per le squadre inglesi. Ma noi siamo diversi, riconoscibili. Per vincere questo tipo di tornei bisogna sempre crescere un po’anche dentro il torneo. Non basta quello che sei fino al giorno prima. Devi dare di più. Ma l’Italia di Mancini ci ha messo tutti dentro un grande esperimento. Era tanto che non parlavamo di un calcio nostro. Ora sappiamo che possiamo giocar bene anche noi. Vediamo dove porta".

tutte le notizie di