Alla riscoperta del dribbiling. Mario Sconcerti celebra il gesto tecnico rivalutato dall'Inter: «Mancini tenta adesso questo esperimento che è in fondo alla base della sua mentalità di ex grande giocatore. Per il dribbling servono qualità che non tutti hanno. Pur non avendo un fuoriclasse, l’Inter ha molti giocatori di questo tipo. Così ecco il suo calcio diventare quasi spagnolo, pieno di uno contro uno, anche da fermo. Ljajic è l’esempio più attuale, ma anche Biabiany, anche Jovetic, lo stesso Palacio, Perisic. Tutti giocatori che lo spazio se lo cercano da soli andando in dribbling. E quando ci riescono sono subito vicini alla porta, saltando un’intera fase di organizzazione. L’occasionalità elevata a sistema. Nascono da qui le difficoltà di Icardi, escluso quasi naturalmente dall’insistenza individuale degli altri. Ma la fase successiva è proprio riuscire a inserire una grande punta che approfitti dello spazio autoprodotto dai compagni. La forza dell’Inter rispetto a Napoli e Juve sta proprio nella sua incompiutezza. È lontana dal meglio, ha altre strade a disposizione, questo la rende un po’ balbuziente, ma pessima da incontrare perché già diversa. E nonostante tutto, già prima».
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Sconcerti: “Mancini sta tentando esperimento da ex top player. Inter gioca quasi da…”
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