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Sconcerti convinto: “Pirlo alla Juventus è un’operazione che assomiglia molto a…”

Le parole di Sconcerti al Corriere della Sera

Matteo Pifferi

Intervenuto sulle colonne del Corriere della Sera, Mario Sconcertiha commentato così la scelta l'esonero di Sarri e la scelta Pirlo in casa Juventus:

"Il gioco di Sarri è andato in crisi subito. Alla terza giornata aveva due punti di distacco dall’Inter. Paradossalmente le sue partite migliori la Juve le ha giocate contro l’Inter. Nelle altre, poche volte ha avuto cenni di Sarri. Il gioco collettivo è stato abbandonato presto e rimesso nelle mani dei solisti. Sarri era convinto che una mezzala dovesse coprire le spalle di Ronaldo, Alex Sandro la fascia di Ronaldo, che Higuain o Dybala dovessero fargli spazio in area e Bernardeschi come mezza punta proteggerne gli inserimenti. In queste condizioni non avrai mai una squadra, avrai dei sudditi. Sarri era ossessionato da Ronaldo. Forse vedeva in lui la sua realizzazione. Forse sentiva che la società voleva quella ossessione, molta era scritta nel contratto. Ma su Ronaldo si è fermata la costruzione della squadra .

PIRLO NUOVO ALLENATORE JUVE - "Pirlo nuovo allenatore della Juve rende anche più chiari i limiti che la società imputa a Sarri. Pirlo è l’opposto di Sarri. È stato un grande giocatore mentre Sarri non ha avuto storia. Pirlo è silenzioso, quasi incapace di avere un rapporto urlato sul campo. È un’operazione che assomiglia molto a quella del Real con il primo Zidane, ma non ho mai avuto l’impressione che Pirlo avesse quel genere di carisma. Sarri ha invece un carisma torrenziale ma più spicciolo. O sembra un mago e te ne innamori, o un fanatico che cerca gli aghi nei pagliai. Pirlo vede bene il pallone, ne conosce le possibilità come pochi. Non so quanto conosca gli uomini, quanto gli altri gli siano mai interessati. C’è nel mestiere del tecnico un fanatismo che in Pirlo non so trovare. Parla però la lingua dei giocatori, ha i loro difetti. Può funzionare. D’altra parte, l’Avvocato diceva sempre che i tecnici contano poco e non lo interessavano. «Tra Maradona e il Trap, lei chi prenderebbe?» chiedeva con quel suo slang arrotondato fino all’asprezza. Contano i giocatori. Vedremo quelli che saranno dati a Pirlo".

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