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Shakhtar, Marlon: “Inter diversa senza Lukaku. Possiamo ancora qualificarci”

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Il difensore braisiliano, ex Sassuolo, presenta la sfida di questa sera: "I nerazzurri hanno punti deboli"

Fabio Alampi

Marlon, difensore brasiliano dello Shakhtar Donetsk ed ex Sassuolo, ha parlato ai microfoni di Goal in vista del match di questa sera contro l'Inter: "Il nostro modo di giocare deve essere sempre lo stesso. Non dobbiamo mai cambiare quella che è la nostra idea, indipendentemente dall'avversario. Certamente dobbiamo rispettare chi abbiamo di fronte ma non dobbiamo cambiare: la caratteristica del mister e dello Shakhtar è di giocare sempre. Nel calcio ci sono le sconfitte, le vittorie e i pareggi. Dobbiamo avere un'idea e proseguire sulla nostra strada. Dobbiamo avere lo stesso atteggiamento quando giochiamo nel campionato ucraino e in Champions League. Dobbiamo essere sempre noi stessi. La filosofia del mister è questa ed è per questo motivo che tanta gente lo apprezza".

In caso di eliminazione in Champions League con il quarto posto nel girone, si può parlare di fallimento?

"Sì, sarebbe sicuramente un fallimento dal mio punto di vista. Allo Shakhtar puntiamo sempre in alto. Sarebbe un risultato molto difficile da digerire ma abbiamo ancora la possibilità di qualificarci e speriamo di riuscire. Speriamo di vincere queste partite".

Hai visto Inter-Napoli?

"Non guardo tante partite. Mi piace studiare quello le cose che facciamo noi, interpretarle ed eseguirle bene. Ho visto gli highlights e ho visto che l'Inter ha vinto 3-2".

Come giudichi lo 0-0 dell'andata? Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

"Mezzo vuoto perché abbiamo avuto le possibilità per vincere la partita. Se fossimo riusciti ad essere più attenti nei dettagli e più concreti credo che avremmo vinto. Ma il calcio è questo e non dobbiamo lasciare spazio ai rimpianti. Certo, c'è qualche rimpianto per le partite contro il Real Madrid (2-1, ndr) e contro lo Sheriff, ma adesso dobbiamo guardare avanti".

Hai affrontato sia l'Inter di Conte col Sassuolo l'anno scorso che l'Inter di Inzaghi quest'anno. Che sensazioni hai avuto?

"Ho percepito che ci sono differenze, ma sono poche. Certamente Lukaku sposta gli equilibri di una squadra così come Dzeko, che però si sta ancora ambientando all'Inter. Il bosniaco è un giocatore fortissimo, che può sicuramente sostituire Lukaku. Però credo che Lukaku faccia tutta la differenza e se da una parte non cambia tanto a livello tattico dall'altra la differenza sta proprio a livello individuale e si riflette sulla squadra".

Come cambia la tua preparazione alla partita sapendo di affrontare Dzeko e non Lukaku?

"Io preparo la partita nello stesso modo. Indipendentemente da contro chi gioco, scendo in campo nella stessa maniera e con la stessa motivazione. Solo così riesco ad essere costante nel rendimento, che è la cosa più importante secondo me per un giocatore. Provo sempre ad allenarmi e prepararmi bene, indipendentemente da chi sia l'avversario".

L'Inter può confermarsi in testa al campionato dopo lo Scudetto della passata stagione?

"Sicuramente! Hanno giocatori fortissimi e hanno un grande allenatore. Certamente possono vincere di nuovo lo scudetto. Punti deboli? Certo che ce l'hanno, come tutte le squadre. Quali sono noi lo sappiamo ma non li dirò…".

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